Lo sapevi che i tuoi file inutilizzati sul cloud inquinano? Hai mai sentito parlare di RAEE? Hai anche tu un’app che ti aiuta nella gestione degli sprechi alimentari o dell’inquinamento?
Questi e tanti altri i consigli presenti nel “Decalogo della Sostenibilità Digitale” promosso dalla “Fondazione per la Sostenibilità Digitale” che lo ha rilanciato in occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili.
La Giornata del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili, nata per contribuire a sensibilizzare i cittadini su questi temi, si celebra il 16 febbraio. Lanciata da Rai Radio2 con il programma “Caterpillar” già dal 2005, con la conversione del Decreto Legge n. 17/2022, il Parlamento italiano l’ha istituita ufficialmente come riconosciuta dalla Repubblica.
Dieci semplici consigli – cinque sul digitale sostenibile e cinque sul digitale per la sostenibilità – che sottolineano la differenza d’uso tra tecnologia come strumento abilitante della trasformazione digitale e come fattore di inquinamento ambientale.
Il “Decalogo della Sostenibilità Digitale”, infatti, si divide in due macro tematiche. La prima vuole dimostrare che anche il digitale ha un impatto ambientale. La seconda vede le tecnologie come strumento funzionale al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità, evidenziando la sua funzione centrale nella costruzione di modelli di sviluppo sostenibile nel quadro di riferimento di Agenda 2030.
La trasformazione digitale offre un’opportunità unica per acquisire nuovi strumenti e comportamenti per salvaguardare il pianeta e stimolare un impatto positivo sulla società. Per questo motivo la tecnologia digitale non solo non deve essere demonizzata ma, anzi, deve essere utilizzata in tutte le sue enormi potenzialità.
La “Fondazione per la Sostenibilità Digitale”, costituita da esperti, istituzioni, imprese e università è la prima fondazione riconosciuta di ricerca in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità digitale.
Sono questi, i dieci consigli del Decalogo della Sostenibilità Digitale.
A) 5 cose da fare per inquinare meno con il digitale (digitale sostenibile)
B) 5 cose da fare per inquinare meno grazie al digitale (digitale per la sostenibilità)
Giulia Bergami
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Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.