Con l’avvento dei tempi moderni, spesso si predilige la produzione delle materie prime al livello industriale, tralasciando del tutto che la genuinità dei prodotti può essere data solo dalla terra. Proprio su questa scia, nasce l’iniziativa di due fratelli pasticceri di origine siciliana, mirata al recupero e alla salvaguardia di un pregiatissimo pistacchieto siciliano abbandonato e in declino (sito a Canicattì, in provincia di Agrigento). L’obiettivo del progetto? Riprendere in mano le sorti della piantagione e riportarla ai vecchi splendori, affinché possa produrre, ancora, quintali di pistacchio da utilizzare nelle più svariate ricette.
Sappiamo che il pistacchio siciliano è uno dei fiori all’occhiello di questa bellissima isola, e in tal senso, i due fratelli pasticceri hanno lanciato – come riportato dalla rivista MarieClaire –, agli inizi di luglio 2020, una raccolta fondi su Kickstarter mediante cui, non solo raccogliere denaro a sufficienza – partendo da 70 piante -, ma anche permettere l’adozione di una delle tante coltivate. Per chi volesse aderire all’iniziativa, questa ha il nome di Fustup, il cui significato, sebbene inglesizzato, risale proprio alla matrice araba da cui deriva il nome “pistacchio”.
Il pianeta Terra ha bisogno di rivitalizzare le sue componenti, e ogni valido progetto può aiutarla a non morire del tutto. E a non farci morire, chiaro.
Anastasia Gambera
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