PALERMO– La polizia di stato ha dato esecuzione alle ordinanze di applicazione delle misure cautelari in carcere emesse dal giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Palermo in data 20 e 25 luglio 2023 e all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa presso il tribunale di Termini Imerese il 5 luglio 2023, nei confronti del pregiudicato A.G.A., indagato per il reato di furto e tentato furto aggravato, più volte reiterato.
Le predette misure cautelari scaturivano dalle serrate attività d’indagine condotte dalla squadra mobile e dal Commissariato di P.S. “Porta Nuova”, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e dal Commissariato di P.S. “Bagheria”, coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese.
Tutti gli uffici investigativi coinvolti, grazie all’accurata analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, hanno ricostruito un quadro fortemente indiziario a carico dell’indagato, ritenuto responsabile di aver commesso, con serialità, 15 furti e tentati furti, perpetrati con le modalità della cosiddetta “spaccata”, in danno di diversi esercizi commerciali insistenti nel territorio dei comuni di Palermo, Ficarazzi, Casteldaccia, Santa Flavia e Bagheria, a decorrere dal 27 marzo al 30 maggio 2023.
In particolare, sono contestati all’indagato le seguenti “spaccate”:
Resosi irreperibile ai numerosi controlli del personale della polizia di stato presso il domicilio ed i luoghi frequentati abitualmente, a seguito dell’emissione della prima misura cautelare prevista dalle suddette ordinanze, l’indagato è stato sottoposto ad una forte pressione investigativa.
Lo stesso si è sottratto anche ad un inseguimento lungo le vie del capoluogo palermitano, nel pomeriggio dello scorso 27 luglio, condotto da personale della locale squadra mobile.
Tale pervicace volontà di sottrarsi alla cattura è cessata allorchè l’uomo, a seguito delle incessanti attività di ricerca realizzate dalla Polizia di Stato, si è consegnato spontaneamente presso il commissariato di pubblica sicurezza “Porta Nuova”, ponendo così fine alla sua irreperibilità.
Al termine delle attività di rito, il cittadino è stato condotto presso la Casa Circondariale “A. Lorusso – Pagliarelli” di Palermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
Giova precisare che l’indagato è indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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