BOLOGNA – Francesco Ubertini, stanco delle solite provocazioni e dei tafferugli causa della chiusura della storica biblioteca sita in Via Zamboni 36 nel mese di Febbraio, esordisce con: «Vogliamo riaprire per dare la possibilità agli studenti di frequentare questo spazio il prima possibile e comunque prima della pausa estiva. Ci stiamo impegnando per trovare una soluzione che garantisca l’utilizzo di quello spazio» sottolinea Ubertini, ma lo spirito deve essere solo quello di «uno spazio-biblioteca per gli studenti. Se la riapertura dovesse generare altri momenti di tensione, di qualunque tipo, si chiuderà definitivamente» e avverte: «Ridestineremo ad altra funzione quel luogo». Una minaccia consistente quella del Rettore, che preferisce togliere uno spazio da sempre “degli studenti dell’Alma Mater”, piuttosto che vederlo nuovamente distrutto dalle manifestazioni.
Marcia indietro però, perché si penserà a un’entrata libera e senza tornelli, ma con un sistema di identificazione all’ingresso: «Abbiamo individuato una soluzione tecnica in una discussione promossa dal Consiglio studentesco una decina di giorni fa. Sono stato all’estero in questo periodo, ma il prorettore vicario ha incontrato i lavoratori per condividere con loro alcuni aspetti. L’ufficio tecnico sta implementando soluzioni che a breve illustreremo», e continua il Rettore: «la soluzione la condivideremo, non la terrò segreta: ma non può essere quella che avevamo qualche mese fa.»
Roberta Ventura
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