Una delle cattivissime abitudini ormai radicate in molte persone è quella di gettare i rifiuti per strada, contribuendo, quindi, a inquinare sempre più l’ecosistema già particolarmente compromesso. Nello specifico, vi sono materiali che vengono smaltiti a fatica dall’ambiente, come la plastica e il vetro, sebbene a tal proposito intervengono alcuni batteri, chiamati saprofiti, i quali estraggono gli enzimi necessari e, poi, contribuiscono alla decomposizione di tutti i prodotti. Gli elementi in plastica, però, si disgregano in un arco di tempo compreso fra i cento e i mille anni, un periodo troppo lungo. Dall’Indonesia, tuttavia, sembra esser giunta finalmente la soluzione al problema.
Un team di scienziati, con a capo Kevin Kumala, ha creato un prototipo di plastica in grado di: essere disciolta in un bicchier d’acqua, assorbita in un periodo di tempo estremamente ridotto, non contaminare il mare e, nondimeno, provocare danni irreversibili alla fauna del pianeta. Per l’appunto, gli animali possono ingerire i materiali in questione qualora si disperdessero nell’ambiente. Il progetto dell’azienda Avani è stato sviluppato in seguito alla preoccupazione sorta per l’eccessiva quantità di plastica la quale, annualmente, ricopre le spiagge indonesiane. Nel dettaglio, questa tipologia di plastica sarebbe composta da una combinazione di tapioca, olio vegetale e resina organica, che si diluisce facilmente.
Numerosi oggetti potranno essere creati con la plastica Avani, tra cui: le cannucce, dopo il cui utilizzo potranno essere disciolte facilmente; i bicchieri per il caffè, spesso fatti di plastica resistente e altamente nocivi per l’ambiente circostante, adesso però realizzati in mais, 100% biodegradabili e smaltibili in 180 giorni circa; le posate, prodotte in legno, quindi in una sostanza per niente pericolosa per l’ambiente; e, infine, i sacchetti di plastica, solitamente resistenti ad acqua e vento ma, in questo caso, decomponibili in acqua tiepida o calda. Speriamo che tale idea arrivi anche in Italia: nel Belpaese c’è tanto bisogno di una valida soluzione a questo problema. D’altra parte, oltre all’inquinamento ambientale, i rifiuti contribuiscono anche, e particolarmente, a rendere le strade italiane assolutamente antiestetiche.
Anastasia Gambera
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