Chi avrebbe mai pensato di poter passeggiare fianco a fianco ad opere d’arte in carne ed ossa? Questo è ciò che è accaduto a chi camminava per le strade di Londra pochi giorni fa. Il progetto ha voluto portare l’arte, grazie al lavoro della body paint artist Sarah Attwell, a contatto con le persone.
Il body painting, o pittura del corpo, consiste nel dipingere il corpo umano a scopo ornamentale. In passato il significato di una pittura corporale poteva essere di vario genere: religioso, rituale, propiziatorio, cerimoniale, intimidatorio, sessuale. Spesso ad ogni colore che veniva utilizzato era associato un valore. Per esempio il rosso indicava il coraggio e la passione, il bianco simboleggiava la purezza, il viola era accostato alla superiorità ed era usato soprattutto dai sovrani. Dalla seconda metà del ‘900 in poi, il body painting si è affermato come una vera e propria forma d’arte, frequentemente affiancato alla fotografia, alla filmografia o all’esibizione. Attualmente quella di body paint artist è una professione a tutti gli effetti, con migliaia di esperti in tutto il mondo.
Che cos’ è il corpo se non il miglior mezzo d’espressione che esista? Sulla base di questa considerazione Rise Art, una piattaforma di arte online, ha commissionato a Sarah Attwell un lavoro molto particolare. «Ho lavorato a molti progetti su larga scala, ma questo è sicuramente tra le mie sfide più grandi», ha dichiarato la body paint artist. Lo scopo del progetto era quello di «rendere il meraviglioso mondo dell’arte più accessibile a tutti», ha spiegato Scott Phillips, fondatore di Rise Art. L’idea è nata dopo la pubblicazione di una ricerca, secondo la quale un britannico su 6 non ha mai messo piede in un museo o in una galleria d’arte. Quindi, è stata scelta Londra come location.
Dopo una media di circa 12 ore di lavoro per ogni corpo, Sarah Attwell ha realizzato cinque delle opere d’arte più famose in assoluto. Tre modelle e due modelli si sono prestati per diventare L’Urlo di Edvard Munch, Donna Seduta di Pablo Picasso, Ragazza con fiocco nei capelli di Roy Lichtenstein, Rosso, Blu e Giallo di Piet Mondrian e Girasoli di Vincent Van Gogh. A pittura ultimata, le cinque “tele umane” hanno passeggiato per le strade di Londra. Sono stati organizzati, inoltre, dei piccoli servizi fotografici in corrispondenza dei luoghi simbolo della capitale britannica. In questo modo l’arte è stata portata tra le persone e non il contrario, creando stupore e ammirazione tra i passanti.
Questa esibizione in movimento si è spostata dalla Cattedrale di Saint Paul alla National Gallery, da Millennium Bridge alle rive del Tamigi. La speranza degli autori del progetto è quella di veder aumentare la fila nei musei. Infatti, in una rilevazione del mese di luglio, è stato stimato un calo del 4% degli ingressi (circa 180.000 visite in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Il meraviglioso mondo dell’arte necessita dei suoi visitatori, perciò bisogna far crescere l’interesse. Una passeggiata per Londra a fianco di alcune celebri opere è stata, probabilmente, il miglior modo per enfatizzare il concetto che l’arte è e deve essere davvero accessibile a tutti.
Sara Tonelli
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