Dopo la sosta pasquale, torna la MotoGP. Giunti al 5° round, il motomondiale fa il suo ingresso in Europa. La location che apre le danze a questo valzer di piste nel Vecchio Continente è Portimão. Tracciato tortuoso, ricco di scollinamenti che rendono il circuito portoghese un vero e proprio rollercoaster.
Le condizioni metereologiche avverse non aiutano i piloti: Bagnaia e Gardner, durante la Q1, cadono rovinosamente a causa della pista per metà asciutta e metà bagnata. L’australiano ne esce indenne, Pecco accusa parecchio il dolore: nessun tempo utile per il torinese che dunque partirà ultimo. Avvio di stagione terribile per il vicecampione del mondo MotoGP.
Q2 all’ultimo sangue, a spuntarla è Johann Zarco: il francese conquista la terza pole stagionale per il team Pramac. Subito dietro di lui, in seconda casella, un sorprendente Joan Mir che, nonostante la pole sfumata per un’inezia, si regala la sua miglior qualifica in classe regina. Al polo opposto il suo compagno Rins: 23°.
In terza posizione, a chiudere la prima fila, si riconferma lo strepitoso periodo di forma di Aprilia ed Aleix Espargaró. Per l’occasione, la casa di Noale, schiera il suo collaudatore Lorenzo Savadori in qualità di wildcard (saranno 25 i piloti in griglia). Nonostante ciò, brilla solo Aleix: Viñales 14°, Savadori 21°.
La seconda fila è composta da un buon Jack Miller, dal campione del mondo Fabio Quartararo e dal rookie nostrano Marco Bezzecchi. Ottimo l’approccio delle Ducati Mooney VR46, con Marini che parte 8°.
I fratelli Márquez, dopo una qualifica molto intensa, concedono qualche posizione. Alex si ferma al 7° posto, mentre Marc, con un po’ di sfortuna, 9°. L’otto volte campione, nel suo giro migliore, il quale avrebbe garantito lui la prima fila, passa dal 4° settore sotto regime di bandiera gialla. Come da regolamento, il giro è stato annullato.
Il padrone di casa, su cui c’erano tante aspettative, è Miguel Oliveira: solo 11°. Brutta qualifica (complice una caduta) per il leader del mondiale Enea Bastianini, 18°. Subito dietro lui, continua a non sbocciare il feeling tra Morbidelli e la sua R1.
Alle 14.00 italiane è l’ora della MotoGP, non senza qualche sorpresa: nuvole nere iniziano a presenziare sul circuito, con qualche goccia che fa paura ai più veloci. Possibilità di una gara flag-to-flag?
Partenza stratosferica per Joan Mir: dopo neanche un giro il maiorchino di casa Suzuki guadagna terreno dagli inseguitori. Anche il compagno Rins non le manda a dire: dopo poche curve passa da 23° a 9°. Impressionante il loro avvio.
Fabio Quartararo, dopo una bella partenza, si porta subito in seconda posizione nel tentativo di non far scappare Mir. L’iridato della Yamaha sembra averne di più sin da subito: in casa Yamaha avranno risolto i problemi di inizio stagione?
Le prime impressioni su Quartararo si concretizzano poco dopo: il francese, di prepotenza, prende il comando della gara ed inizia la sua fuga solitaria.
Da segnalare un buon Miguel Oliveira in settima posizione. Il team Mooney VR46, con Marini e Bezzecchi, che aveva tanto ben fatto in qualifica, in gara perde molto. La brutta partenza costa cara ai due italiani che si ritrovano ai margini della zona punti.
Johann Zarco, poleman di giornata, si stabilizza in terza posizione con Jack Miller alle sue spalle ed un gruppetto di inseguitori tra cui Aleix Espargaró, Rins, Oliveira ed Alex Márquez. Poco dietro le due Honda ufficiali si danno battaglia: bagarre (forse non necessaria) tra Pol Espargaró e Marc Márquez, con il primo che sembra di voler dimostrare di poter dire la sua.
Quartararo prende il largo, Mir perde terreno e viene sopraggiunto da Zarco. La gara lunga (25 giri) potrebbe premiare chi, con le gomme, è stato più generoso.
La prima parte di gara vede due protagonisti Ducati uscire di scena: prima Jorge Martin, qualche giro dopo Enea Bastianini. Entrambi troppo veloci in ingresso curva finiscono col perdere l’anteriore.
Nonostante l’infortunio e la partenza dal fondo dello schieramento, Pecco Bagnaia, riesce a guadagnare molto: l’italiano gira in zona top ten.
Giunti a metà gara le posizioni vengono pressoché cristallizzate, con una bagarre per il secondo posto che sembra essere sempre più imminente. Mir difende saldamente la sua posizione ma Zarco continua a studiarlo da vicino. Nel frattempo, Jack Miller, con pista libera avanti a sé, riesce a portarsi agevolmente alle loro spalle: è ufficialmente lotta a tre. Zarco passa Mir e Jack Miller scalpita. Questa lotta favorisce il rientro di Aleix Espargaró.
CLAMOROSO! Al 19° giro, Miller, nel tentativo di sorpassare Mir, frena in ritardo: l’australiano entra in curva al doppio della velocità ma perde la moto sul davanti, finendo per portar con sé anche il maiorchino della Suzuki. Punti preziosi che vanno in fumo per entrambi.
Quartararo, sempre più solo, vince e convince. Sul finale Espargaró raggiunge Zarco, ma non abbastanza da poterlo impensierire. Bagarre finale tra i fratelli Márquez vinta da Marc; DiGiannantonio costretto al ritiro nel finale.
Fabio Quartararo, grazie alla prima vittoria stagionale, è il nuovo leader del mondiale a pari punti con Alex Rins (impressionante la sua rimonta). Il distacco è minimo e l’inerzia di questa MotoGP sembra cambiare ogni weekend: la stagione è ancora lunga. Appuntamento a Jerez tra 7 giorni.
Primi 15 classificati MotoGP:
Luca Lazzaro
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Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»