La MotoGP sbarca negli Stati Uniti: l’appuntamento per il GP numero 500 è ad Austin, al Circuit of the Americas, in Texas.
Si rivede Marc Márquez dopo il brutto highside in Indonesia: alte le aspettative malgrado l’infortunio. Non è un caso che lo spagnolo otto volte campione del mondo abbia gli occhi puntati addosso: 7 vittorie su 8 gare disputate su questo circuito per lui.
In qualifica Ducati la fa da padrona: cinque Desmosedici nelle prime cinque posizioni. Il capolavoro di Borgo Panigale è capitanato dalla Pramac di Jorge Martín che conquista la 6ª pole in top class abbattendo il record della pista (Marc Márquez, 2015). Dietro di lui, in ordine: Miller, Bagnaia, Zarco e Bastianini.
Fabio Quartararo cerca riscatto dopo un avvio di stagione turbolento. L’aggressività del francese non paga: in Q2 scivola e parte 6°. Il compagno di squadra, Franco Morbidelli, sembra essere in profonda crisi: il suo rapporto con l’R1 ufficiale sembra non essere mai decollato, solo 19°.
La terza fila è presidiata dalle Suzuki di Rins e Mir, seguite da Marc Márquez. Nakagami a chiusura della top ten.
Non riescono a riconfermarsi le Aprilia: nonostante la leadership nel mondiale, Aleix Espargaró, complice una caduta in Q1, parte dalla 13ª casella; Viñales dalla 14ª. Ultimo Darryn Binder.
La domenica americana comincia dalla Moto2. Trionfa il prodigio italiano del team Marc VDS Tony Arbolino, grazie alle cadute di Celestino Vietti e Aron Canet che lo precedevano. Mondiale ricompattato e ancora tutto da scrivere nelle tappe europee. La Moto3, come la tradizione texana prevede, avrà il via dopo la gara della MotoGP.
Alle 20.00 italiane si spegne il semaforo della classe regina: cominciano i 20 giri della MotoGP.
Partenza monstre delle Ducati: Miller e Martín su tutti. Gruppo piuttosto compatto nei primi giri, con le Ducati saldamente al comando delle prime cinque posizioni e il terzetto composto da Quartararo, Rins e Mir all’inseguimento.
Problema tecnico per Marc Márquez al via: lo spagnolo viene sorpassato da tutti, ritrovandosi ultimo dopo la prima curva. Chiamato all’impresa. il pluricampione del mondo cerca di costruire la sua rimonta.
Al secondo giro abbandona la corsa Marco Bezzecchi: l’italiano cade, risale in sella ma la moto risulta essere pericolosamente danneggiata. Costretto al ritiro. Qualche giro più tardi, tocca ad Alex Márquez dare forfait.
Aleix Espargaró, leader del mondiale, nonostante la brutta qualifica, recupera diverse posizioni. Il pupillo della casa di Noale stringe i denti.
Nel frattempo, Marc Márquez, dopo soli 7 giri, si porta in decima posizione. Rimonta impressionante. Il suo passo è il migliore, a dimostrazione di come il suo storico su questo circuito non sia un caso.
Jack Miller conduce la prima parte di gara, con Martín e Bastianini alle sue spalle. Rins, Zarco e Bagnaia fanno bagarre poco più distanti, con la Suzuki di Rins che sembra averne di più. Il campione del mondo Fabio Quartararo invece non riesce a tenere il ritmo che sembrava avere nei primi giri: ai margini della top 10.
Si affaccia Alex Rins per provare il sorpasso su Bastianini, ma l’italiano del team Gresini non le manda a dire: continuo botta e risposta tra i due. Ha la meglio Bastianini che riesce non solo a liberarsi di Rins, ma anche a sorpassare Martín per la seconda posizione.
Calo di Martín: ne approfittano inizialmente Rins, Mir e Bagnaia. Qualche giro più tardi, anche Quartararo e Márquez. Impressionante drop delle gomme anche per il compagno Johann Zarco: disastro per Pramac.
A pochi giri dal termine, Enea Bastianini raggiunge e sorpassa Jack Miller, che ha fallito nel suo tentativo di fuga solitaria. Il confronto tra la Desmosedici 2021 e la versione 2022 sembra andare a favore del modello “vecchio”.
Marc Márquez, che si trovava ultimo dopo la prima curva, a tre giri dal termine, è 6°. Senza l’errore iniziale, probabilmente staremmo parlando di un’altra vittoria in solitaria per l’alieno con il numero 93.
Bastianini in testa vola, prende margine e assapora la seconda vittoria in classe regina. Subito dietro, Rins agguanta all’ultimo respiro la seconda posizione di Jack Miller dopo un’intensissima bagarre. L’australiano ha la peggio e si accontenta della terza posizione.
Cambia ancora una volta la leadership del mondiale: Bastianini torna in testa, seguito da Rins ed Espargaró. Il campionato è apertissimo, ogni punto è fondamentale e mai come quest’anno il livello dei competitors si equivale. Saranno i “circuiti favorevoli” a fare la differenza?
I primi 15 classificati MotoGP:
Luca Lazzaro
Fonte foto: Enea Bastianini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»