Miami o no? È il dubbio che ci siamo lasciati dopo il weekend americano. La pista oggettivamente ha suggerito degli ottimi spunti per i sorpassi e qualche settore tecnico che ha messo a dura prova i piloti. Stendiamo un velo pietoso sulla cerimonia del podio e il contorno.

Tornando sulle vicende di pista, la Ferrari paga ancora qualcosa in termini di velocità e prestazione assoluta nei confronti della RedBull ma gli aggiornamenti importanti arriveranno a Barcellona e si potrà tirare un pò le somme di questo inizio stagione. Disastro Mick.

1) Max Verstappen, 10: Imprendibile. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la prestazione del campione del mondo.  
2)Charles Leclerc, 9.5: I presupposti erano altri ma quando non puoi vincere è importante limitare i danni. Lezione imparata da Imola per il monegasco che prova a resistere all’assalto dell’olandese ma nulla può. Esce da Miami ancora in testa alla classifica piloti, cosi si vincono i mondiali pure.
3)Carlos Sainz Jr,.8.5: Prima il botto, poi la grande qualifica seguita dall’indecisione allo start se non mettersi subito dietro Leclerc in quel buco dove si è infilato il campione del mondo. Bravo e astuto nella difesa della posizione nel finale con Perez.
4)Sergio Perez, 6.5: Spreca l’unica grande chance di conquistare il podio e forse la seconda posizione. Ma la sua rincorsa è stata condiziona da un problema al motore accusato durante la fase centrale della gara.
5) George Russell, 7: Il talentino inglese sta vivendo un periodo di forma da inizio stagione invidiabile e ancora una volta  finisce vicino al podio e davanti al suo compago, l’esperienza in Williams sicuramente lo sta aiutando a gestire le difficoltà.
6) Lewis Hamilton, 6: Piccoli miglioramenti per il 7 volte campione del mondo in termini di prestazione assoluta, rischia il patatrac in partenza ma è bravo a evitarlo frenando il più possibile.
7) Valtteri Bottas, 7: Ottima qualifica, gara discreta macchiata dall’errore che gli costa la quinta e sesta piazza a favore degli alfieri di Mercedes.
8) Esteban Ocon, 8.5: Piccoli acciacchi fisici causati dal botto col muro che gli è costato la qualifica, parte dal fondo e arriva 8°. A fine gara aveva un sorrisone stampato sul proprio volto giustamente.
9) Alexander Albon, 8.5: Porta un numero pesante sulla propria monoposto come il 23, non certamente un numero anonimo da quelle parti e il buon Alex tira fuori un’altra prestazione da fuoriclasse.
10) Lance Stroll, 8: Il canadese tira fuori una prestazione caparbia non demoralizzandosi dopo l’inconveniente tecnico accusato sulla sua monoposto. Porta punti e sicuramente può ritenersi soddisfatto.
11)Fernando Alonso, 4.5: La gara di Nando è stato un continuo toccarsi con le altre monoposto, prende 10 secondi di penalità che lo fa scivolare fuori dalla zona punti.
12)Yuki Tsunoda, 5: Paga le difficoltà dell’AlphaTauri e la poca esperienza ancora maturata. Quanto meno finisce la gara.
13) Daniel Ricciardo, 5: Difficile il suo weekend. Continua l’altalena di prestazioni dell’australiano e a un certo punto potrebbero diventare un problema.
14) Nicholas Latifi, 4.5: Ormai la sua presenza sta diventando superflua, l’unico insieme a Mick a non aver punti in classifica e continuando così sarà a 0 ancora a lungo.
15) Mick Schumacher, 4: Ha vanificato l’ottima gara a Miami che stava disputando con l’errore in curva 1 negli ultimi giri del GP di Miami. Fin li, era la miglior prestazione del tedesco.

I RITIRATI

Kevin Magnussen, 5: Non un bel weekend.
Sebastian Vettel, 6.5: Fa un’ottima qualifica vanificata dal problema alla temperatura dei carburanti riscontrata su entrambe le Aston Martin prima della gara. Non poteva vedere la manovra kamikaze di Mick.
Pierre Gasly, 4: Il responsabile unico del botto con l’inglese della McLaren, era già in difficoltà e avrebbe dovuto sposarsi.
Lando Norris, 6.5: Forse troppo precipitoso nel prendersi l’interno con Gasly in difficoltà, ma detto ciò ha 0 colpe, peccato.
Guanyu Zhou, 5: Il ritiro non è colpa sua, ma l’aver ancora una volta deluso le aspettative in qualifica si.

Antonio Maimone

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