L‘assessore allo Sport Sergio Parisi ha commentato gli scontri a Padova nel corso del match di ieri.
Durante il match di serie C Padova-Catania, lo stadio Euganeo è stato teatro di scontri tra i tifosi.
Nello specifico, diversi ultras siciliani hanno approfittato dell’intervallo per sfondare i cancelli del proprio settore per invadere la zona dei tifosi della squadra avversaria. Qui hanno distrutto striscioni e lanciato fumogeni, mentre un altro gruppo di ultras si “occupava” dell‘invasione di campo, lanciando da lì i petardi.
Nel corso degli scontri, fortunatamente, nessuno è stato ferito.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno portato via circa 10 tifosi catanesi, responsabili delle aggressioni. Tre di loro sono stati successivamente portati in Questura, per rispondere delle loro azioni.
La partita, conclusasi 2-1 per il Padova, è stata sospesa per circa 15 minuti, intervallo di tempo nel quale la polizia è riuscita a restaurare la calma nello stadio Euganeo per permettere la ripresa del match.
Oltre agli arresti compiuti a Padova nell’immediatezza dei fatti, un quarto tifoso catanese è stato arrestato grazie all’attività compiuta da parte delle Digos delle Questure di Catania e Padova mentre, questa mattina, si stava imbarcando su un volo per Edimburgo in partenza dall’Aeroporto di Milano Linate. Fondamentale per gli arresti è stato il contributo del personale della Squadra Tifoserie della Digos della Questura di Catania presente allo stadio “Euganeo” di Padova che, in sinergia con il personale della Digos di Padova, ha consentito di giungere in tempi rapidissimi all’individuazione e ai successivi arresti di tutti gli autori dei reati perpetrati.
Inoltre, la successiva attività compiuta dagli uomini della DIGOS di Catania ha permesso di giungere all’ individuazione e al successivo arresto in differita del quinto tifoso arrivato questa mattina all’Aeroporto di Catania, con la collaborazione della locale Polizia di Frontiera, che si è accertato essere coinvolto nei fatti di ieri, non appena questi è sceso dall’aereo di rientro. Il tifoso arrestato 45 enne, pluripregiudicato, è responsabile del reato di resistenza aggravata, di scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive.
Proseguono gli approfondimenti e gli accertamenti da parte delle Digos di Padova e Catania per la contestualizzazione delle singole condotte anche ai fini dell’adozione dei provvedimenti di DASPO.
“I fatti accaduti a Padova gettano un’ombra negativa sulla grande dimostrazione di affetto da parte dei tifosi rossazzurri, arrivati a Padova da ogni parte del nord Italia e dalla Sicilia.
Il comportamento di pochi rischia di vanificare l’effetto positivo della prima finale importante nella storia di Catania calcistica e comporta un grave danno di immagine per tutta la Città.
Esprimiamo forte disappunto per il comportamento di questa parte marginale della tifoseria etnea e ribadiamo massima vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine; al contempo, sosteniamo lo sforzo che l’attuale proprietà del Catania ha compiuto per fare ripartire il calcio e che non può essere vanificato da comportamenti delinquenziali.
I responsabili vanno puniti, così come stabiliscono le norme, senza che questo mortifichi, tuttavia, la passione sportiva e il grande affetto della stragrande maggioranza dei sostenitori rosso azzurri, protagonisti in positivo riempiendo sempre gli spalti, seppure con risultati non sempre all’altezza delle aspettative“.
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.