Max Verstappen conquista di forza il Gran Premio degli Stati Uniti. Battuto Lewis Hamilton, che aveva accarezzato l’idea del successo ad Austin dopo aver bruciato al via la Red Bull dell’olandese. A completare il podio l’altra lattina di Checo Perez, mentre la Ferrari deve accontentarsi del quarto posto di Charles Leclerc davanti a Ricciardo. Risultato nel complesso positivo per la scuderia di Maranello in ottica terzo posto Costruttori, con la distanza dalla McLaren ridotta a soli 3,5 punti considerando anche il settimo posto di Sainz e l’ottavo di Lando Norris.
La gara
Pronti-via, un infuocato Lewis Hamilton brucia allo scatto il poleman Verstappen, andando a chiudere violentemente l’avversario alla prima curva, sfruttando la traiettoria più interna. Ottimi gli spunti anche di Perez e Leclerc, rispettivamente terzo e quarto, mentre Bottas (partito nono dopo la sostituzione di alcune componenti della power unit) resta invischiato nel gruppone senza alcun sussulto. Da segnalare, il contatto in fondo allo schieramento tra Latifi e Stroll, entrambi finiti in testacoda.
Hamilton prova a fuggire via, ma la Red Bull ne ha palesemente di più, restando facilmente ancorata al sette volte campione del mondo. Verstappen decide così di provare l’undercut, anticipando il rientro ai box, mentre Lewis decide incautamente di andare avanti fino al tredicesimo giro. Mossa fatale per la Mercedes, dato che, proprio con il rientro in quella tornata, l’olandese volante riesce a passare nuovamente davanti.
Dietro, mentre Perez e Leclerc amministrano senza particolari guizzi, Carlos Sainz, scavalcato nei primi giri da Ricciardo, deve fare i conti con i problemi legati all’eccessivo consumo delle gomma soft, salvo poi riprendere il ritmo subito dopo aver operato la sosta e aver montato le mescole più dure.
Dietro, per i nostalgici, appassionante il duello tra Kimi Raikkonen e Fernando Alonso: i due se le danno di santa ragione per diverse curve, con il finlandese che riuscirà ad uscirne vincitore.
La gara va avanti con lo stesso copione, senza scosse improvvise, nonostante la seconda girandola di pit-stop. Max amministra in testa, seguito da un coriaceo Hamilton che prova ad accorciare, con Perez saldamente terzo e Leclerc in una comoda quarta posizione. Ricciardo è quinto, mentre Bottas, dopo una prima fase di torpore assoluto, rinsavisce passando Norris e Sainz.
Alla fine, è Max Verstappen a trionfare e aggiudicarsi il GP di Austin. Hamilton deve alzare bandiera bianca e finisce secondo, con Perez terzo. Benissimo Charles Leclerc, quarto, ma capace di girare coi tempi dei primissimi nella seconda parte di gara, staccare di 25 secondi Daniel Ricciardo (quinto) e cullare il sogno di agganciarsi al messicano della Red Bull per il podio. Un deludente Valtteri Bottas, dopo la vittoria turca, chiude sesto, davanti a un Sainz in affanno, ma capace di giungere settimo e tenere dietro un altrettanto poco entusiasmante Lando Norris.
In ottica classifica iridata, Max allunga a +12 su Lewis (287.5 a 275.5), mentre in chiave Costruttori la Ferrari rosicchia quattro punticini alla McLaren portandosi a sole 3.5 lunghezze dal team britannico (250.5 punti la Rossa, 254 per gli inglesi).
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