Ennessima pole capolavoro di Charles Leclerc, che conquista la prima piazza per la quinta edizione del Gp di Russia. Non sarà una prima fila tutta Ferrari in avvio perchè in mezzo ai due alfieri di Maranello si è inserito Lewis Hamilton, che domani partirà con gomme gialle. A chiudere la seconda fila ci sarà Max Verstappen. Ricordiamo che domani saranno penalizzati tutti i motorizzati Honda. Ecco la griglia definitiva, comprensiva di penalità: Leclerc, Hamilton, Vettel, Bottas, Sainz, Hulkenberg, Norris, Grosjean, Verstappen, Ricciardo, Perez, Giovinazzi, Magnussen, Stroll,Raikkonen, Gasly, Russell, Albon, Kubica e Kvyat
La Q1 è stata caratterizzata dall’errore di Albon che cosi è diventato il secondo escluso di questa sessione dopo Kvyat, che non fa segnare il proprio tempo, conscio della già menzionata penalità. Il pilotino della RedBull ha perso il retrotreno della propria monoposto schiantandola in curva 13 e provocando una bandiera rossa. Errore, molto meno grave, pure di Vettel nel corso del suo tentativo costretto a rilanciarsi dopo la red flag. A continuare la fiera degli errori si aggiunge anche Robert Kubica che si è girato durante il proprio giro provocando una bandiera gialla che ha rovinato il giro di alcuni piloti sopraggiunti nel terzo settore.
Alla ripresa dell’attività in pista sorprendente Sebastian Vettel, che ancora doveva far segnare un tempo decente per qualificarsi: non solo riesce abbastanza agevolmente, in più fa bloccare il cronometro in 1.33.032 portandolo alla pole provvisoria per questa Q1. L’ultimo giro per qualificarsi è una girandola di emozioni con le due Alfa Romeo e le due Racing Point a giocarsela per non perdere la Q2. A spuntarla per pochi millesimi è Antonio Giovinazzi che con il tempo di 1.34.755 mette fuori dalla Q2 il suo compagno squadra Kimi Raikkonen. Entrambe le ex Force-India, riescono a qualificarsi, relegando iceman a una esclusione condivisa con le Williams, Kvyat e Albon, comunque condannato già prima della bandiera a scacchi. Bene le Haas.
Gli esclusi di questa sessione sono: Kvyat, Albon, Russell Kubica e Raikkonen.
All’accendersi del semaforo verde i top team sono scesi in pista, differenziando la strategia. È la Mercedes a mischiare le carte montando su Lewis Hamilton le gomme gialle, con l’inglese che piazza subito un buon 1.33.134 facendo presagire che saranno quest’ultime le mescole di partenze della casa tedesca. Ferrari e RedBull invece hanno scelto la gomma rossa con Leclerc capace di siglare un pazzesco 1.32.434, rifilando più di due decimi al compagno di squadra e al resto della compagnia. Al del primo tentativo a rischiare il taglio sono: Magnussen, Grosjean, Stroll, Ricciardo e Giovinazzi che non hanno eguagliato o migliorato il tempo di Sainz di 1.33.985.
Piccolo rischio in pit-lane con i meccanici della Toro Rosso che hanno mandato in pista Gasly mentre sopraggiungeva il 5 della casa di Maranello.
Bellissima la lotta per qualificarsi con tutti i piloti che spingono al limite: ciò costa caro a Gasly, Stroll e Magnussen, autori di piccole sbavature che son costate l’eliminazione. Ottimo Grosjean che piazza la sua Haas in sesta posizione provvisoria.
Gli eliminati di questa sessione sono: Gasly, Perez, Giovinazzi, Magnussen e Stroll.
Scendono in pista in ordine Bottas, Hamilton, Vettel e Leclerc. Il finlandese è il primo a far segnare il crono fermandolo sull‘1.32.632. Subito scavalcato dal compagno di squadra, che abbassa l’asticella di mezzo secondo. Le Ferrari ci sono e sono in palla infatti a togliere la pole provvisoria ci pensano in ordine Vettel con un 1.32.135 ma sopratutto Charles Leclerc che scende sotto il muro del 32 e ferma il proprio cronometro in 1.31.801.
A completare i primi dieci in questo primo tentativo sono Verstappen, Hulkenberg, Norris, Sainz, Grosjean e Ricciardo. Il secondo tentativo conferma la pole di Charles Leclerc con il tempo monstre di 1.31.628. Quarta pole di fila e sesta in carriera per lui. A completare il podio Lewis Hamilton che con 1.31.030 si mette in seconda posizione davanti a Sebastian Vettel. Un pilota ferrarista non faceva segnare quattro pole di fila dalla stagione 2000. L’ultimo a farlo fu un certo Michael Schumacher.
Ancora rammarico per la Ferrari, che senza gli errori della prima parte di stagione avrebbero potuto giocarsi in quest ultime gare il mondiale. Ad ogni modo gli applausi vanno condivisi con Hamilton, che con una macchina non al livello delle rosse riesce a guadagnare comunque una prima fila che vale oro. Appuntamento a domani, con il report della gara.
Antonio Maimone
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