Prima storica vittoria dell’Alpine di Esteban Ocon in F1 al termine di un GP di Ungheria pieno di emozioni e colpi di scena. Da censura le manovre al via di Bottas e Stroll, penalizzati di 5 posizioni tra 3 settimane in Belgio, mentre da far vedere nei go kart le manovre di difesa di Alonso.
Esteban Ocon, 10 e lode: Incredulo quando in radio gli dicono di essere leader del GP. Guida chirurgica la sua senza il minimo errore come ammesso pure da Seb Vettel nel post gara. C’è molto del suo e di Alonso in questa prima storica vittoria dell’ Alpine e di Ocon in F1. Entra nella cerchia di chi ha vinto almeno un GP in carriera e se lo è meritato. Finalmente verrà ricordato per qualcosa di positivo in F1.
Sebastian Vettel, 9: Gara eccellente la sua che rischia di essere rovinata dall’investigazione dei commissari circa il quantitativo di benzina presente nel serbatoio. Un vero e proprio giallo che verrà risolto a breve, ma per il momento è P2 con tantissimi applausi.
Lewis Hamilton, 8: Weekend positivo nonostante i mille colpi di scena. Esce illeso dal caos della prima curva, vive un momento di sbandamento quando alla ripartenza dalla bandiera rossa è l’unico schierato in griglia mentre gli altri sono ai box. Si prende la vetta del campionato e non la mollerà facilmente.
Carlos Sainz Jr., 9: Gara di assoluto valore la sua dopo il botto in Q2 di sabato. Da 15° alle zone alte al via poi gestisce quel che può.
Fernando Alonso, 8,5: Per diversi giri regala al mondo una masterclass su come ci si difende da Lewis Hamilton. Peccato per il lungo di curva 1 che ci ha negato ancora qualche altro giro di lezione. Complice della vittoria dell’Alpine in maniera decisiva.
Pierre Gasly, 7: Nell’apocalisse del primo giro finisce lunghissimo per evitare Max e i detriti, ricostruisce la sua gara e porta a casa punti pesanti.
Yuki Tsunoda, 6,5: Calmo e attento allo start, e come sopra porta a casa la monoposto senza danni. Bravo
Nicholas Latifi, 8: A fine gara non credeva di essere riuscito nell’impresa di portare punti pesantissimi alla propria scuderia e a se stesso. Nella gara pazza d’Ungheria, il canadese rimane calmo e freddo per tutti i giri. Ben Fatto!
George Russell, 7.5: Per qualche istante leader ha portato la Williams a guidare il GP, salvo poi ricedere le posizioni per evitare una sanzione. Finalmente riesce a centrare i punti che ha desiderava da tantissimo tempo con la squadra inglese.
Max Verstappen, 7: Si vede una McLaren praticamente nella fiancata della sua RedBull quasi fosse una biposto. Lotta e non si arrende nonostante il fondo della monoposto seriamente danneggiato, limita i danni in vista del mondiale.
Kimi Raikkonen, 7: Sfortunato ai box quando rovina la gara di Mazepin, ma se la squalifica di Vettel dovesse concretizzarsi, arriverà a punti. Non male.
Daniel Ricciardo, 6: Sia chiaro il weekend magiaro per lui è assolutamente negativo ma ha subito danni al via come quasi tutti. La porta a casa, ma fuori dai punti.
Mick Schumacher, 6: Solo per come ha provato a resistere a Max merita la promozione in questo GP. Poi si deve arrendere per manifesta inferiorità all’olandese ma ci ha provato.
Antonio Giovinazzi, 5: Prende una penalità sciocchissima in una gara dove poteva portare punti pesantissimi per i costruttori. Male Antonio!
I RITIRATI
Valtteri Bottas, 4: Innesca il clamoroso caos del via, ma il suo lo si può classificare come incidente di gara con conseguenze però decisive per il mondiale. Tralasciando le teorie complottistiche che vedono Bottas centrare volontariamente Norris per farlo finire su Verstappen, quello del finlandese è semplicemente un errore gravissimo dovuto alla mancanza di feeling con le intermedie e le condizioni difficili. Ha sbagliato e stop.
Lance Stroll, 2: Ben più grave invece l’errore del pilota dell’ Aston Martin. Pensare semplicemente di poter evitare il caos andando a frenare sull’erba bagnata è da principianti.
Antonio Maimone
Fonte Foto: Alpine F1 Team fb
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