L‘Europa League, la Conference League e, in generale, tutte le competizioni europee nascondono sempre delle insidie, pronte a manifestarsi quando la strada sembra spianata. È una regola che, storicamente, vale per tutti, ancor di più se contestualizzata al cammino europeo di Roma, Atalanta e Fiorentina.
Nonostante le ottime posizioni in classifica nei rispettivi raggruppamenti, Roma e Atalanta – a due giornate dalla fine della fase a gironi di Europa League – possono certamente recriminare qualcosa.
Salta subito all’occhio la sconfitta di ieri, giovedì 9 novembre, della Roma allenata da Josè Mourinho contro lo Slavia Praga – regolato il 26 ottobre scorso, all’Olimpico, con un netto 2-0. Superiorità tecnica e, se vogliamo, anche mentale di cui nella partita di ieri sembrano essersi perse le tracce, parafrasando le dichiarazioni del dopo gara del tecnico portoghese.
La formazione ceca, di fatto, annulla il doppio vantaggio giallorosso negli scontri diretti e si impone per 2-0. Decidono le reti di Vaclav Jurecka e Lukas Masopust, entrambe messe a segno nel secondo tempo. La prima al 50′: Svilar riesce a respingere il colpo di testa il colpo di testa di Masopust, la palla arriva a Chytil, il quale rimette in mezzo per il facile tap-in dell’attaccante ceco. Il raddoppio, invece, si concretizza al 74′, con Masopust che dai 20 metri scarica un destro imprendibile per l’estremo difensore giallorosso.
Con la sconfitta di ieri, la Roma perde il primo posto in solitaria proprio a favore dello Slavia Praga che sale a 9 punti. È bene chiarire che, date le forze in gioco e visti i prossimi impegni, la qualificazione al turno successivo dei capitolini è tutt’altro che a rischio. Tuttavia, il primo posto nel girone deve essere il vero obiettivo, con la speranza di un eventuale passo falso dei cechi.
Giovedì 30 novembre, alle 21, la Roma sarà ospite sul campo del Servette, battuto 4-0 nella sfida d’andata. In contemporanea, lo Slavia Praga ospiterà lo Sheriff Tiraspol, a cui serve necessariamente una vittoria per sperare ancora nei playoff di Conference League. I moldavi, infatti, ultimi con un punto, sono già matematicamente fuori dall’Europa League.
Chi, come la Roma, può certamente recriminare qualcosa nel suo percorso in Europa League è l’Atalanta, ieri vincente contro gli austriaci dello Sturm Graz a Bergamo. Minimo sforzo, massima resa: decide un gol a inizio ripresa messo a segno da Berat Djimsiti. Al minuto 50, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difensore albanese è il più bravo a sfruttare un parapiglia in area di rigore e a battere, con il sinistro, Kjell Scherpen.
I bergamaschi, al momento, guardano tutti dall’alto nel gruppo D di Europa League ma, come detto in apertura, possono certamente recriminare. La Dea ammirata il 5 ottobre scorso nella trasferta contro lo Sporting Lisbona sembrava una lontana parente di quella che si è lasciata sfuggire una vittoria in pugno, all’andata, contro lo stesso Sturm Graz.
Due punti in più in classifica (10, a meno due dalla fine) avrebbero certamente fatto comodo, soprattutto pensando allo scontro diretto contro lo Sporting Lisbona, a Bergamo, del 30 novembre prossimo. Il primo posto nel girone, infatti, come affermato più volte anche dai diretti interessati, è fondamentale per evitare di passare dai playoff, in cui si sfideranno le seconde classificate dei gironi di Europa League contro le terze di Champions League.
Chi, come l’Atalanta, può godere, al momento, del primo posto nel girone è sicuramente la Fiorentina. “Vince ma non convince” si direbbe in questi casi, analizzando la striminzita vittoria per 0-1 sul campo dei serbi del Cukaricki, ultimi a zero punti nel gruppo F di Conference League.
A decidere la sfida ci pensa M’Bala Nzola, che dopo otto minuti sblocca la sfida dello “Stadion Cukaricki” su calcio di rigore. Primo gol in una competizione europea per l’attaccante angolano e secondo con la maglia della Fiorentina dopo quello messo a segno, in campionato, contro il Cagliari nel 3-0 del 2 ottobre scorso.
Archiviata con sei punti e sette reti in totale la doppia sfida contro il Cukaricki, per la formazione allenata da Vincenzo Italiano arriva il bello. Nei prossimi due turni, infatti, la Viola se la vedrà con Genk (30 novembre, in casa) e Ferencvaros (14 dicembre, in trasferta). Entrambe le squadre, in questo momento, si trovano appaiate al secondo posto in classifica del gruppo F di Conference League con 6 punti dietro alla formazione italiana prima nel girone con 8 punti.
Sia contro la formazione belga che contro quella ungherese, a causa anche di qualche distrazione, la Fiorentina non è mai andata oltre il pari nelle gare d’andata. Per blindare il primo posto, serve un salto di qualità ma i Viola hanno tutte le qualità per farlo.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.