Mentre il calciomercato impazza, la Genova blucerchiata è in fermento per l’imminente arrivo di Samuel Eto’o all’ombra della Lanterna e le big provano a piazzare gli ultimi colpi, una terribile notizia che arriva dal Medio Oriente e che di riflesso riguarda il panorama calcio, merita un momento di lucida riflessione.
Un gruppo di ragazzi iracheni sono stati fucilati, in maniera crudele ed efferata con un’esecuzione in pubblico, da una formazione di miliziani dell’Isis a Mosul, per aver visto una partita di calcio in TV.
La drammatica notizia è stata diffusa nelle scorse ore dagli attivisti siriani che curano il blog Raqqa is being slaughtered silently (“Raqqa viene macellata in silenzio”), i quali documentano con coraggio, da un fronte pericoloso, i crimini contro l’umanità commessi dai jihadisti.
Di fronte a notizie del genere ci chiediamo e chiediamo a voi lettori, come possano essere barbaramente giustiziati dei ragazzi con l’accusa di aver violato i precetti della Shari’ah assistendo ad un incontro di calcio? Le vicende di queste settimane ci scorrono negli occhi in maniera inesorabile tra lo sbigottimento e lo sgomento che ne conseguono. Non ci sono parole per analizzare i fatti, le nostre penne restano ferme, bloccate e disorientate al cospetto della violazione dei diritti e della libertà degli esseri umani.
Lo sport ha a disposizione delle “armi” pacifiche per contrastare ogni forma di crudeltà ed oppressione presente nel Mondo. La grande forza dello sport è quella di essere portatore di valori sani e diffondere tra i popoli l’uguaglianza, il rispetto e la tolleranza. Queste non devono essere parole dal nobile significato messe lì a caso, ma devono tornare ad avere un ruolo centrale e portante nella civiltà eretta dagli uomini.
Gabriele Mirabella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.