MILANO – Si è conclusa ieri, dopo sei giorni no-stop di sfilate, la Milano Fashion Week. Dopo i defilé di New York e Londra, le collezioni donna della primavera/estate 2016 hanno fatto tappa nella capitale italiana della moda. Scopriamo insieme i temi, i trend, gli accessori must della prossima bella stagione di alcune delle più importanti maison.
Prada – Uno dei trend alla ribalta è sicuramente il tallieur, un classico del guardaroba borghese, rivisitato sotto una nuova luce: Miuccia infatti lo propone in tweed, interamente ricoperto di applicazioni con bordature a contrasto. Si passa poi all’abitino per bene, che si sovrappone alla maglia spessa in cotone intarsiato a mo’ di grembiule. Viene presentato anche il trench, altro capo intramontabile, che invece di essere nel classico gabardine, è in organza con maxi paillettes e jais. Infine gli abiti da sera, tempestati anch’essi di maxi paillettes, si indossano sopra grosse maglie o camicie leggere, mentre i tubini sono foderati da doppio tulle. Sfilano ai piedi open toe con listini a tacco alto, boots in nappa che ben si sposano con le righe da motivo grafico, slingback e ballerine in pelle, camoscio e vernice con maxi boule. Novità assoluta è la veletta, che da accessorio frou-frou si trasforma ben presto in colletto, pettorina e coprispalle.
Gucci – Ci sono anche qui i tailleur “per bene”, con gonne a pieghe, che sfilano assieme agli abiti a fiori dalle lunghe gonne gipsy, i suit maschili a stampa wallpaper, le mini tuniche con ricami trompe l’oeil, le camicie con maxi fiocco e le biker jacket con borchie. Le gonne sono rigorosamente longuette e vanno dritte o interrotte da ampi spacchi. C’è poi la natura selvaggia fatta di serpenti, pavoni e pappagalli ricamati in paillettes e perline, che impreziosiscono i lunghi abiti in chiffon a colonna o svasati con maxi ruches. Gli accessori sono dei veri e propri oggetti – culto: dalle t-shoes col tacco vertiginoso ai mocassini dal tacco alto con la doppia G ricamata, passando per le slipper gioiello damascate, gli orecchini e gli anelli in argento anticato con maxi pietre colorate, e le borse a mano dal gusto vintage. Oggetti che hanno una storia, che oscilla tra passato e futuro, tra vecchio e nuovo, tra perfezione e imperfezione; lo stile Gucci, già radicato e riconoscibile, sposa adesso una eleganza contemporanea.
Fendi – Di gran voga torna di nuovo la minigonna: Fendi la propone sotto aderente, sopra morbida e ricamata. Gli abiti, siano essi in versione mini o alla caviglia, rivelano la sensualità del corpo grazie a tagli studiati ad hoc. Protagonista indiscussa rimane la pelliccia, che sfila in visone rasato o jacquard a motivo intrecciato. Ma sono i fiori ad essere il vero leitmotiv dell’intera collezione: ricamati, applicati, ad intarsio o come un lussuoso dettaglio. É un vero trionfo di sartorialità, artigianalità e di quella vena creativa e ricercata che ormai sono il marchio di fabbrica della maison. Merito dell’occhio sapiente di Karl Lagerfeld, che ha saputo donare un allure noir a tutta la collezione.
Costume national – Mood noir e luce soffusa, continui chiaroscuri anche per Ennio Capasa: così si può descrivere la sua nuova collezione, che prende in prestito diversi capi dal guardaroba maschile. Come la camicia, o il tailleur pantalone che viene proposto in versione comoda, declinato in una nuance di rosso acceso, o con giacca corta e pantaloni aderenti, in gessato. Il gilet viene “spezzato”: le sue parti diventano top e gonne. Importante anche l’abito, che spesso gioca con le trasparenze, nero con tocchi silver. Fluido, con rouches e nastri, asimmetrico ad A, lungo o plissé. Ad essi vengono abbinati con maestria sandali con tacco a spillo sia alto che basso, scarpe a punta bordate in camoscio o con doppia banda imbottita o, ancora, con allacciatura sagomata con doppia fibbia.
Moschino – Esplosione di colori per la maison più irriverente della storia della moda: Jeremy Scott è una continua sorpres e la collezione della primavera/estate 2016 non è da meno. Sulla passerella infatti vediamo volare le Super Chicchee le modelle indossano con disinvoltura coni stradali e caschetti di protezioni, ricordando Christina Aguilera e Missy Elliot che cantano Car Wash. Le forme del tailleur Chanel sono uniti a tessuti lucidi e piacevoli, mentre le giacche lunghe e i vestiti con gonna a palloncino vengono ridisegnati con una bella fantasia a fiori o con intriganti e ampie bande traforate gialle e arancioni. Alcune fantasie e la forma di certi abiti dalla gonna a ruota gonfia potrebbero risultare vagamente retrò, ma si mescolano ad abiti/spazzola di autolavaggio tanto divertenti che rimanda ad un cartone animato. Le borse e i cappelli presentati da Moschino per la SS 2016 sono pensati come demoni tentatori per chiunque ami collezionare accessori vistosi. Menzione d’onore allo stivale alla coscia, sempre bianco e arancione, da vera Super Girl.
Emporio Armani – Altro trend indiscusso è decisamente la jumpsuit: di lurex e morbida nella proposta di Emporio Armani. Seguono micro giacche, indossate con bermuda e short, mentre i pantaloni slim sono abbinati a giacche over che sembrano rubate al guardaroba di lui. Gli abiti da sera, invece, sono asimmetrici o sorprendono con una nuova silhouette fatta da un sapiente gioco di layering. É la celebrazione della femminilità di oggi questa collezione che non perde però in quanto a romanticismo: ecco che spuntano infatti i fiori termosaldati ad impreziosire i top e le gonne in chiffon, mentre tralci e petali si infittiscono sui mini abiti da sera. Dà un allure particolare il foulard in organza e cotone, da indossare come bijoux. Le borse hanno la forma del bauletto, portate in versione micro e macro. Ai piedi le calzature predilette sono dei sandali con maxi jais colorati , le flat con il cinturnino, gli stivaletti a punta le più classiche open toe.
Giorgio Armani – La chiusura della Milano Fashion Week è stata affidata proprio a lui, al re Giorgio. La sua collezione per la Primavera-Estate 2016 è delicata e fa l’occhiolino ad un’estetica raffinata, riprendendo dettagli retrò rivisitati con cura. Gli abiti da sera, che ricordano un cielo stellato, si portano con le ballerine a punta rasoterra e la pochette a mano, mentre un maxi bottone diventa il nuovo ciondolo da stringere al collo. Il cappello a tesa larghissima è l’accessorio must per eccellenza: copre il volto per metà e regala immediatamente un’aria raffinata. Preziose sono le decorazioni floreali e tessuti iridescenti, mentre i colori scelti per il marchio principe sono i blu splendenti e i tocchi di rosso.
Dolce & Gabbana – Dolce & Gabbana è sinonimo di passione per l’Italia: ogni abito sembra infatti uno scorcio di isola o un giro in gondola, in ogni abito sembra che ci sia una storia di turiste nel Belpaese, un istante da assaporare. Sulla passerella sfila una femminilità sempre barocca e grondante di Sud e tradizioni. Fra abiti-lingerie che sembrano kimono, tailleur stampati e sbarazzini, mini dress e tubini fascianti in tulle, è un tripudio di fiori ricamati, rouches e corpetti, stampe colorate rosso e nero, tessuti broccati e luccicanti, trasparenze, righe alla marinara, fiori chic. Gli accessori D&G sono eccesso e stile insieme. Dalle borsette-fotocamera vintage alle maxi bag in cocco, dalle squisite handbag colorate con tracolla gioiello, fino ai cestini di paglia glam. I capelli si portano infoulard legati come turbanti o fasce romantiche. I bijoux sono gipsy ed esagerati. Come ogni volta Dolce & Gabbana suscitano desideri di seduzione, frivolezza ma anche tanta classe.
Missoni – Righe, tante righe, colori accesi e un pizzico di sportswear per la primavera-estate 2016 che Angela Missoni ha presentato alla Fashion Week di Milano. Le colorate tribù Masai dell’Africa sono state d’ispirazione per la realizzazione di questa collezione, ma è stata altrettanto l’arte grafica dell’artista venezuelano Carlos Cruz Diez con l’aggiunta di una silhouette sportiva. Stripes and colors è il ditkat della sfilata Missoni : i kaftani si mescolano ai vestiti aderenti, gli shorts si sposano con top e vestaglie. I pantaloni sono col modello palazzo, larghi e comodi, indossati con t-shirt in maglia con colletto e si alternano con maestria ad abiti copricostume con cardigan che a volte vengono annodati in vita. La fissazione di Missoni sono le vestaglie, inserite qua e là, con solo delle culotte o semplicemente sopra i vestiti. I bikini risentono dell’influenza africana del mondo tribale e sono impreziositi da grossi nodi frontali e laterali. Seguono poi giochi di trasparenze sugli abiti, soprattutto nella parte conclusiva della collezione, che aggiungono alla donna Missoni una allure sensuale.
Chiara Grasso
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