Daniele Zemignani, 39enne milanese, ha raccontato su Mollotutto che, in seguito a un grave problema di salute, si è trasferito a Santo Domingo per rimanerci tutta la vita. In seguito alla scoperta di un cancro, ha cambiato tutto quello in cui credeva e il senso della vita per lui è diventato un altro. Così nel 2013, insieme alla compagna Barbara, acquistò un biglietto per Santo Domingo diretto a Las Terrenas nella penisola di Samanà e il ritorno in Italia finì per dimenticarselo.
Daniele racconta: «Nel 2009, ho rischiato di morire di cancro, mi ha quasi ucciso e per salvarmi la vita i chirurghi mi hanno tolto corde vocali e laringe lasciandomi muto per sempre e insegnandomi a scoprire quali sono davvero le cose più importanti della vita. Fin da giovanissimo avevo avviato la mia attività in proprio come agente immobiliare nella ricca Milano, avevo impostato la mia vita sulla carriera e sulla gratificazione con il denaro, ma ho scoperto che il mio benessere economico non valeva nulla al confronto della mia vita perché i soldi non mi servivano a guarire. In quel periodo ho conosciuto Barbara, la mia straordinaria compagna, che da sempre cercava di trovare una dimensione giusta della vita. Barbara si occupava di turismo e viaggi ma in Italia era diventato molto difficile lavorare. Non avendo più le corde vocali e il clima di Milano con il suo smog e il suo freddo mi provocava seri problemi di asma e tracheiti ricorrenti, insomma in Italia ero spesso malaticcio e troppo spesso senza i soldi per pagare le bollette».
Sappiamo come si vive nel nostro paese, dopo anni di crisi economica diventa sempre più un posto per cui l’abbandono sembra l’unica soluzione. Daniele spiega: «Io e Barbara abbiamo costituito fin dal nostro arrivo in Repubblica Dominicana una società, occupandoci di investimenti immobiliari per quella gente italiana che dopo una vita di risparmi vuole trasparenza e certezze. La tassazione e’ sostenibile come impresa, le condizioni fiscali anche per chi investe in immobili sono molto buone, le rendite ottime, pressione fiscale ad un terzo di quella italiana, il pil è in crescita, la legge per lo sviluppo turistico permette di non pagare le tasse di proprietà per 15 anni. Non solo, ancora qui si vive come una volta e la spesa si fa aspettando il furgoncino che passa davanti casa, carico della frutta appena colta dagli alberi e se non la mangi appena colta l’indomani marcisce. Mi sento finalmente a casa, nel posto giusto, qui non esistono scadenze, non esiste il concetto di prezzo dei prodotti perché il prezzo cambia in base a chi sei, sei un amico o sei un estraneo? Sei un gringo? Sei un turista o sei un residente? Qui si vive alla giornata, e’ perfetto per me che nella paura del cancro ho imparato a vivere così già prima di arrivare e qui trovo la mia dimensione, i dominicani vivono tutti i giorni come fosse il loro ultimo giorno sulla terra. Si vive molto bene con 700/800 euro in coppia ma non e’ facile guadagnarli. Il lavoro c’è per tutti coloro che sanno crearsi una nicchia. Se poi una persona avesse anche voglia di investire capitali nel settore produttivo qui è tutto da fare, ci sono poche aziende che producono qui sul posto».
Oggi viviamo di molte incertezze e dubbi, stiamo attraversando una crisi non solo economica ma pure di valori che ci portano a cercarli in altri luoghi. Per questo poi diventa oggetto dei nostri sogni abitare in questi luoghi ancora non contaminati del tutto dall’essere umano.
Marcello Strano
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