Dopo una lunga corsa verso l’alto, nel giro di poco meno di un quinquennio vedremo ridursi i nostri consumi individuali. È questa la netta conclusione a cui giunge uno studio presentato ad Istanbul in occasione del World Energy Congress, il meeting internazionale che raccoglie gli operatori energetici di oltre 90 nazioni sotto l’effige del WEC (l’acronimo del World Energy Council), organizzazione accreditata presso le Nazioni Unite.
Stando a quanto emerge dall’analisi del dossier denominato World Energy Scenarios 2016, che ha visto il prezioso contributo di partner d’eccellenza quali l’Accenture Strategy e il Paul Scherrer Institute, dopo aver assistito ad una brusca ed improvvisa impennata negli ultimi decenni – ovvero dagli anni Settanta in avanti -, il fabbisogno energetico pro capite inizierà a diminuire a partire dall’anno 2030, attraversando un periodo di transizione. Si tratta di una condizione dettata principalmente dall’effetto combinato di sviluppo tecnologico, strategie economiche orientate ad incentivare l’efficienza energetica, nonché dal rallentamento dei tassi di crescita da qui ai prossimi decenni.
A fronte di questi importanti cambiamenti, con il trascorrere del tempo assisteremo probabilmente ad una mutazione del nostro stile di vita e delle nostre abitudini. Inevitabilmente, gli esseri umani si dovranno adattare a nuove condizioni, prediligendo il consumo dell’elettricità e sfruttando il solare e l’eolico in modo tale da soddisfare completamente il proprio fabbisogno energetico.
Gabriele Mirabella
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