Molte donne, lamentano che i propri uomini perdurano, durante un rapporto sessuale, piuttosto poco. Le motivazioni possono essere le più disparate, tra cui, purtroppo, l’eiaculazione precoce (dovuta, a ogni modo, a problematiche anche psicologiche). Tuttavia, poiché la scienza ci tiene a fornire una risposta esaustiva a ogni singolo problema dell’uomo, ecco che si è “impegnata” – cronometricamente – a misurare la tempistica tipica di un rapporto sessuale. Attraverso uno studio condotto dal National Center for Biotechnology Information – sito nel Maryland, Stati Uniti –, ha, infatti, sottoposto al test 500 coppie, cronometrate lungo l’arco di tempo di 4 settimane. I risultati non sono del tutto positivi, ma vi è, comunque, una soluzione generale: più è anziana la coppia, più il sesso dura poco.
Come riporta Business Insider Italia, le metriche si sono attuate partendo dal momento in cui si è effettuata la penetrazione, fino a quello in cui, invece, si è raggiunto il culmine del piacere. Le conclusioni sono che il tempo è variato, lungo il mese e per coppia, fra i 33 secondi e i 44 minuti; e la media, in generale, si è attestata intorno ai 5,4 minuti. Questi risultati non riguardano, nello specifico, la provenienza o qualsivoglia altro dato possa esser utile a rilevare maggiori informazioni, ma dove vi sono Stati Uniti, Olanda e Inghilterra, i dati in questione non si discostano molto gli uni dagli altri, anzi, sono particolarmente simili. Dato questo, la scienza è in grado di affermare che non esiste una tempistica predefinita per un amplesso, ma che, come suddetto, forse tutto può dipendere solo dall’età. E gli uomini italiani, invece, quanto durano?
Anastasia Gambera
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Anastasia è una studentessa in Scienze e Lingue per la Comunicazione, ama la musica degli anni 70’, 80’ e 90’; possiede, infatti, un repertorio mentale senza eguali. Innamorata pazzamente del suo ragazzo, sassofonista e con la passione per la scrittura, vorrebbe diventare una giornalista, una calciatrice e, forse, anche una mamma spericolata.