Si dice che gennaio sia il mese dei “nuovi inizi”, ma anche della fine di qualcosa già iniziato e avviato, possibilmente, da molto tempo. Ed è singolare il pensiero che, una volta entrato il nuovo anno, possano avverarsi le cose in cui speriamo da tanto tempo; d’altronde, augurarsi che inizi proprio ciò che auspichiamo da tempo è il sogno più grande che tutti vorremmo si avverasse. Tuttavia, se a finire, invece, fosse proprio la storia della nostra vita, quella che abbiamo vissuto con passione e vero amore per tanti anni, quale sarebbe, o dovrebbe essere, la nostra reazione? Secondo Vice, le persone più brave a gestire la fine di un rapporto, e in grado di dare validi consigli a proposito, sono le donne Queer. Esse, infatti, riescono a metter fine a una storia facendo in modo, allo stesso tempo, di rimanere amiche delle proprie ex. Come? Alcune di loro consigliano di fare proprio così.
Con l’avvento delle nuove tecnologie, la tendenza è quella di lasciare qualcuno “attraverso un messaggio chiarificatore”, che spieghi, quindi, il perché si stia lasciando. Ma è necessario che, quando si vuol mollare qualcuno, lo si preghi, almeno, di parlarne in privato – possibilmente in un luogo pubblico da cui potersene andare in qualunque momento – per spiegargli, attentamente, le motivazioni che spingono a interrompere il rapporto. Per di più mantenendo, almeno per qualche mese, vivi i contatti: così facendo, la possibilità che l’amicizia rimanga è quasi del tutto certa.
Spiegare a qualcuno il perché lo si voglia piantare non è mai facile, tranne che lui o lei si siano comportati così male da meritare un comportamento poco corretto. Ma se, in realtà, si sta soffrendo proprio a causa della fine di quest’amore così grande, ecco che andare a casa sua e dirglielo sinceramente, pur standoci male, si dimostra essere la soluzione migliore.
Prendendo spunto proprio dal titolo, è facile dedurre quale sia la via migliore per metter fine, civilmente, a un rapporto, senza, allo stesso tempo, trascinare troppo per le lunghe una storia che, con molta probabilità, non avrebbe mai uno sbocco pur lavorandoci. In questo modo, ci si prende cura sia di sé stessi, che della persona la quale si sta lasciando. Perché essere sinceri vuol dire esserlo anche con il proprio io.
Essere condiscendenti con il/la nostro/a partner, senza dirgli esplicitamente ogni cosa, risulta essere molto più un’offesa che un atto di “gentilezza”. Anche perché, tacere i veri pensieri che ci passano per la testa non fa male solo agli altri, ma principalmente a noi e al nostro cuore. Finendo, poi, con l’esasperare gli animi e con lo sciorinare parole di cattivo gusto verso la persona che, fino a qualche giorno prima, era ciò che volevamo per tutto il resto della nostra vita.
Appena lasciata una persona, mettere like a ogni sui post, farlo ingelosire, o protrarsi nel guardare il suo profilo ogni giorno, potrebbe risultare piuttosto controproducente per te stesso/a e lui/lei. È una cosa, infatti, che incasina non poco, e non solo per un eventuale ritorno di fiamma, ma anche perché si tratterebbe di una vera e propria mancanza di rispetto verso la persona in questione. D’altronde, con il passare del tempo, e con la lontananza, importerà sempre meno all’uno dell’altra (e viceversa).
In alcuni casi, trascinare per le lunghe una storia sembra essere la soluzione migliore da adottare per non affrontare direttamente il dolore della rottura e dell’evidente fine di un sentimento. Ma tutto questo non porta ad altro che a litigare e a peggiorare sempre più le cose; correndo, parimenti, il pericolo di spezzare qualsiasi possibilità futura di amicizia. La lealtà ripaga sempre.
Sembrerebbe una contraddizione con quanto affermato sopra, ma in realtà, l’affermazione che non bisogna dire tutto di tutto significa che, al contrario delle scene strappalacrime dei film in cui ci si lascia fra luoghi comuni sull’amore, e quant’altro, con sincerità s’intende anche un tipo di naturalezza che prescinda da ciò che prova la persona che si sta lasciando di fronte alle nostre parole. Quindi, fregandosene di tutto e tutti? Già, il motto dei tempi moderni sarebbe proprio la tecnica consigliata. In generale.
Anastasia Gambera
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