Da una settimana circa è finalmente arrivato in Italia il cellulare più atteso degli ultimi anni: iPhone X. Il successore di iPhone 8 si presenta come il più degno, e competitivo, avversario di Samsung, nonché di Android, e questo per le tante novità che la società di Cupertino ha implementato nel suo modello di punta: il Face ID, tanto discusso nelle ultime settimane, il display OLED e il processore A11 Bionic, il quale assicura il massimo delle prestazioni grazie alla realtà aumentata. Il perché di questo nome? Si presume che la Apple voglia festeggiare il decimo anno di uscita del sistema operativo montato dalla mela e, infatti, non si pronuncia “X” così come scritto, ma è giusto dire “decimo”. Ma quanto costa iPhone X (o decimo che sia)?
Negli Stati Uniti è stato annunciato con il prezzo di 999 dollari, 849 euro circa. Abbordabile come cifra, si potrebbe dire, rispetto al prezzo italiano di ben 1199 euro; pressappoco, 340 euro in più rispetto ai fratelli americani, il tutto a causa di tasse e tributi vari imposti sul prodotto. Questo, tuttavia, non giustifica la cifra esosa applicata allo smartphone in questione. Sebbene, molto probabilmente, si tratterà di un oggetto particolarmente potente, è possibile risparmiare sul suo acquisto (anche se di poco): difatti, in Svizzera la somma si aggira sulle 1100 euro, davanti a Portogallo, Russia, Finlandia, Irlanda e Polonia, i quali scontano il prezzo di massimo 10 euro. La nazione in cui, invece, sarà acquistabile a molto meno rispetto alle altre, è proprio il Giappone: 845 euro, una cifra più che spendibile (in molti casi).
Tuttavia, recarsi in America o in Giappone non costa per niente poco, anzi, l’ammontare complessivo diventerebbe piuttosto proibitivo qualora si volessero affrontare tutte insieme queste spese. iPhone X è disponibile nei negozi Apple e derivati dal 3 novembre, quindi è già possibile acquistarlo. L’attesa è ed è stata tanta e non si vede l’ora di avere in mano questo piccolo/grande gioiello della tecnologia moderna, ma forse sarebbe il caso di attendere qualche mese, giusto il tempo che il valore scenda di qualche centinaio di euro. O forse no? A voi la scelta.
Anastasia Gambera
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