Mateusz Mach, giovane polacco amante dell’hip-hop, meno di un anno fa ha avuto l’idea d’implementare un’applicazione mediante cui comunicare divertendosi con gli amici. L’app consiste nella dimostrazione di segni manuali – utilizzati nel mondo del rap – che fungano da veri e propri messaggi visivi. Il tutto, nato inizialmente come un gioco, si è rivelato, poi, utilissimo a persone non udenti, giacché permette loro di esprimersi in modo pratico e semplice utilizzando il linguaggio dei segni americano: il suo nome è Five.
Essendo basato su una struttura grammaticale e sintattica completamente diversa da quella degli udenti, il linguaggio dei segni si serve di particolari gesti riportati anche graficamente e su carta. Non conoscendo il suono delle lettere dell’alfabeto, infatti, le persone sordomute riscontrano difficoltà nella stesura di messaggi di testo formati da parole, mentre viene loro molto più naturale un codice fatto maggiormente da segni visivi. Per realizzare l’applicazione, Mach ha dovuto faticare non poco, soprattutto per convincere alcuni investitori affascinati dal progetto. Alla fine, grazie alla sua tenacia, il rapper è riuscito a ottenere un finanziamento di 150mila dollari, entrando anche in società con il designer Piotr Polanski. Al momento, un équipe di esperti sta lavorando alla messa a punto di un ausilio da inserire all’interno dell’app, che aiuti gli utenti a selezionare e inserire più facilmente parole e frasi più comuni. L’utilità di Five sta, infatti, proprio nel suo utilizzo: semplice e intuitiva, una volta scaricata permette di scegliere i simboli – di cui servirsi per comunicare – in una lista già pronta. Siffatti messaggi possono essere inviati, altresì, ai propri amici di Facebook Messenger e non solo a coloro che posseggono l’applicazione.
Secondo le Nazioni Unite, il numero di persone con problemi d’udito ammonta a quasi 400 milioni, con una cifra, invece, di 90 milioni di individui completamente sordomuti. A tal proposito, Mateusz è riuscito ad assicurarsi anche una collaborazione con l’ente suddetto, con l’obiettivo di sviluppare nuove funzionalità all’interno dell’app e distribuirla in più Paesi. Al momento, esiste una versione per Android e iOS completamente gratuita, ma a giugno ne uscirà una nuova dal costo di circa 3-4 dollari. A prescindere dal prezzo, non c’è in ogni caso niente di meglio che adoperare la modernità per alleviare le sofferenze della vita.
Anastasia Gambera
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