Facebook ha lanciato un nuovo strumento per prevenire i suicidi: infatti, dal momento che sono sempre più in aumento gesti estremi preceduti da un post su questo social network, si è deciso di dare un aiuto a chi potrebbe averne bisogno. L’idea, accolta da pareri contrastanti tra chi denuncia un’ulteriore violazione della privacy e chi la vede come un utile mezzo per evitare in tempo atti autolesivi, sarà attuata nei prossimi mesi negli Stati Uniti, sebbene non se ne escluda l’estensione per gli utenti di tutto il mondo.
Il suo funzionamento sarà molto semplice e permetterà ad amici o parenti di segnalare il messaggio sospetto di un proprio caro. Il post sarà poi analizzato da Facebook, che deciderà se raggiungere l’utente offrendogli consulenza e sostegno. In particolare, il presunto suicida si troverà davanti a due opzioni: parlare con uno specialista o con un amico, o ricevere suggerimenti e consigli dal sistema stesso. Invece, a coloro che segnaleranno il post sarà data la possibilità di contattare direttamente l’utente o di consigliare a qualche conoscenza più stretta di telefonargli.
Molte persone si sono già pronunciate a favore di tale iniziativa, come il responsabile della campagna di sicurezza promossa in Inghilterra contro il diffondersi dei suicidi giovanili, Martyn Piper, che ha dichiarato: «Spero davvero che abbia successo, la potenzialità dei social media come fattori che aumentano la tendenza al suicidio è un grande tema – continuando – bisogna accettare l’idea che i ragazzi usino i social network per rifuggire l’autorità, perché lì sono liberi. Certo, potrebbe anche essere chiuso tra un po’ ma preferisco inserire idealmente questo servizio nella categoria del “vale la pena provare”: se anche un suicidio su dieci sarà scongiurato, allora ne sarà valsa la pena».
Insomma, il successo dell’iniziativa è tutto da vedere; nel frattempo, il social network più famoso del mondo ha deciso di non restare con le mani in mano e si sta attivando affinché nel nuovo servizio vengano coinvolte tutte le organizzazioni impegnate nella prevenzione dei suicidi.
Ciro Pappalardo
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