Spesso, quando si assiste a un concerto si ha l’abitudine di girare video con lo scopo di caricarli sul Web e questo infastidisce molti artisti. Per gli utenti Apple, però, potrebbe essere arrivato il momento di dire addio a tutto ciò: l’azienda ha presentato un brevetto datato 2011 il quale permetterebbe agli smartphone di riconoscere uno speciale segnale a infrarossi in grado di disabilitare alcune funzioni, tra cui, appunto, la fotocamera. Questa tecnologia impedirebbe agli utilizzatori dei dispositivi prodotti dall’azienda di scattare foto o effettuare riprese in determinati luoghi, come quelli in cui si svolgono concerti e rappresentazioni teatrali, ma anche cinema, stazioni o aeroporti. Lo scopo del progetto è evitare che siano violati il copyright e la privacy delle persone.
Sono varie le celebrità che negli anni hanno combattuto contro l’uso dei telefonini durante le proprie performance, ultima Adele che nel corso del suo concerto in Italia ha rimproverato una fan che, anziché godersi lo spettacolo dal vivo, continuava a guardarlo attraverso lo schermo del proprio cellulare. Gianna Nannini, invece, durante la prima data del suo History Tour ha invitato tutto il pubblico a spegnere gli smartphone così da gustarsi lo show e non disturbare gli altri. Prince agì direttamente sul Web, chiedendo a YouTube di togliere i video che lo riguardavano caricati dagli utenti nel portale.
La luce a infrarossi potrebbe essere, inoltre, sviluppata in altri campi come quello dell’informazione. Già si pensa alla possibilità di utilizzarla all’interno dei musei per far si che gli utenti ricevano notifiche inerenti al reperto o all’opera che stanno osservando o fotografando. Attualmente, però, l’obiettivo principale sembra essere quello di frenare il fenomeno dei video musicali messi online in tempo reale su piattaforme come YouTube o social network, i quali offrono oggi anche la possibilità di fare vere e proprie dirette ‒ come Facebook Live e Periscope. Non è ancora chiaro se Apple sia davvero intenzionata a dotare i propri dispositivi di questa nuova tecnologia e agli artisti non resta, quindi, che aspettare e sperare.
Martina Sacco
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