Tra i 5 antagonisti più geniali mai comparsi negli anime occupa, meritatamente, la seconda posizione un personaggio appartenente al mondo di Hunter X Hunter: Meruem, Re delle Formichimere. La formica nasce dopo che la Regina ha ingerito un quantitativo tale di umani che l’ha resa in grado di dare la vita a questo personaggio, l’insetto di grado più alto tra le creature della sua specie. Queste, infatti, si evolvono nutrendosi di qualsiasi essere vivente trovino sul loro cammino e assorbendo le loro principali caratteristiche genetiche. É iniziando a mangiare umani che la razza si sviluppa notevolmente, ma il salto di qualità avviene grazie all’ingurgitata di un utilizzatore di Nen. La Regina stessa, prima di creare suo figlio, dà alla luce le guardie reali: Pitou, Pouf e Youpi, tutti e tre di un potenziale elevato. Meruem alla nascita uccide seduta stante la madre – gli resta dunque preclusa la conoscenza del suo nome – e diventa subito capo del Governo del Paese, ove era stato creato il suo covo. L’obiettivo è la conquista del mondo, lui è l’essere perfetto che può tutto. Il Re e le Guardie sono di un altro livello rispetto le altre formiche, non esitano a uccidere i loro sottoposti qualora non obbediscano e, per questo, vengono chiamati “Demoni”: insomma, la crudeltà è all’ordine del giorno al Palazzo Reale.
Meruem impara velocemente qualunque tipo di gioco o meccanismo gli si ponga davanti, ha un intelletto superiore a qualsiasi altro essere. Inizia così, stuzzicato dal suo potenziale, a sfidare campioni di qualsiasi tipo di gioco da tavolo: ovviamente vince sempre lui, e a fine partita uccide lo sfidante. Tuttavia un giorno incontra Komugi, la campionessa mondiale di Gungi, una ragazza cieca e povera che non sa chi ha davanti. Il Re perde giocando contro di lei. In una partita quest’ultimo mette in palio il suo braccio sinistro mentre la ragazza la sua stessa vita. Il risultato finale? Komugi vincerà ancora e ancora. Le partite si interrompono soltanto quando la campionessa è stremata e dunque deve mangiare e riposare. La Formica suprema capisce che esistono altre forme di paura, idee che vanno oltre la semplice violenza fisica e inizia – quasi – a provare rispetto per la sua avversaria. Sorprendente è come l’essere perfetto, spaventato solo dalla noia, incapace di provare qualcosa inizi a sentire una sorte di “sentimento” verso quella ragazza che per la prima volta gli ha fatto assaporare il sapore della sconfitta. Le Guardie per certi versi hanno rapporti morbosi col Re: Pouf diventa persino geloso di Komugi.
A irrompere nel Palazzo per mettere fine alla vita dell’antagonista in questione sono gli Hunters capeggiati da Isaac Netero e Zeno Zaoldyeck; durante l’attacco Meruem non può fare a meno di proteggere la ragazza. Komugi resterà però ferita e prima del combattimento finale con il presidente Netero la lascerà alle attente cure di Pitou. Il Re non conosce ancora il suo nome; grazie a questo, Netero, nonostante sappia che è comunque inferiore al livello di forza rispetto al suo rivale, e che questo ne sia conscio, sia per la vecchiaia sia per l’eccessivo potenziale del nemico, lo convince a combatterere: «Ti dirò il tuo nome solo se mi sconfiggerai» spiega l’anziano. I due, recatisi in una landa desolata, iniziano una battaglia senza esclusione di colpi. La formica amputa di netto prima una gamba e poi un braccio al Hunter. Netero capisce che è stato messo alle corde e usa la sua tecnica finale: lo “Zero Mani“, che però scalfisce a stento il suo avversario. Grazie alla sua intelligenza il Re ha infatti smascherato il segreto per sconfiggere la tecnica di Netero, cioè lo “Stile Centenario di Buddha”. «Meruem, questo è il tuo nome. […] Ascolta, tu non hai capito nulla della malvagità senza fondo insita negli esseri umani, l’evoluzione!»: con queste parole Netero pronuncia per la prima volta il nome del suo rivale e si trapassa il cuore con due dita innescando la “Piccola Rosa”, una bomba avvelenata dentro il suo cuore. Quest’arma uccide il Re che per la prima volta in vita sua, davanti a quel vecchietto così acerrimo, ha provato la vera paura e si è sentito in scacco matto sin dal primo momento.
Youpi e Pouf corrono a salvarlo ma ormai è tardi. Morto Netero, rianimano il loro sovrano con la loro stessa energia vitale. Questo errore sarà fatale poiché, nonostante Meruem si sia potenziato ancora di più assorbendo le abilità dei suoi due subalterni, li contagerà col veleno che scorre nel suo sangue. Alla fine moriranno tutti: la saga si conclude con l’antagonista in questione che si reca da Komugi per passare gli ultimi istanti di vita con la sua “amata”, già rimessa in sesto da Pitou. La ragazza però verrà pure avvelenata a sua volta dal Re stesso; l’ultima parola che la formica, ormai quasi defunta, vorrà sentire sarà proprio il suo nome: Meruem.
Si presume che egli come Nen abbia il tipo Specializzazione. Usa la sua coda come arma e ha una velocità e una potenzia superiore a qualsiasi essere del Manga; infatti ad oggi è il nemico più forte mai disegnato da Togashi. Il suo En – la tecnica Nen tramite cui si possono percepire le presenze nelle aeree circostanti – si espande per chilometri (un Hunter di spessore non riesce a superare mai i 50 metri) grazie a dei fotoni di sua creazione che lancia con un lampo e assorbono ogni tipo di informazione sui soggetti colpiti. Meruem può anche emettere sfere di aura; a seguito dell’interazione di Nen con le due guardie acquista pure i caratteri dell’emissione e della trasmutazione (può farsi crescere delle ali, infatti). Infine, Meruem, ha un elevata resistenza alla percezione del dolore.
Francesco Raguni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.