È un lunedì sera all’insegna dell’Apocalisse, dei non-morti e delle mutazioni genetiche, quello che dal 9 febbraio alle 21:55 va in onda su Fox con The Strain, la nuova serie horror nata dalle menti perverse di Guillermo del Toro e Chuck Hogan, affiancati dallo sceneggiatore e co-produttore di Lost, Carlton Cuse.
Basata su La progenie, primo romanzo della trilogia scritta dal duo del Toro-Hogan, The Strain racconta la storia di un gruppo di persone che si ritroveranno ad essere involontariamente le uniche in grado di salvare la razza umana dalla minaccia di esseri terrificanti. La serie ha inizio con l’atterraggio all’aeroporto internazionale di New York City di un aereo dalle luci spente e dal portellone sigillato. Cosa aspettarsi al suo interno? Al momento dell’apertura, il dottor Ephraim Goodweather, epidemiologo capo del locale Centro Controllo Malattie, capirà di avere a che fare con una misteriosa epidemia virale: il vampirismo. Insieme al suo team e con l’aiuto di un gruppo di volontari dovrà affrontare la minaccia per salvare la città e, con essa l’intera umanità.
Far rientrare The Strain in una categoria ben precisa è riduttivo, in quanto ci troviamo di fronte ad un fantasy che presenta elementi del thriller post-apocalittico, dell’horror vampiresco e del poliziesco. Dalla prima puntata, la storia presenta numerosi intrecci narrativi che mettono in gioco una miriade di personaggi. Il rischio potrebbe essere quello di renderli inutili;, invece, ogni storyline avrà un suo sviluppo, che riguarderà non solo il singolo tema affrontano, ma anche il plot generale. Tutte le puntate sono caratterizzate da un’ottima regia e da una fotografia notturna imparagonabile, i cui toni caldi contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più inquietante.
Parlando dello stile della serie, infatti, del Toro ha affermato: «In pratica sto cercando di fare quello che faccio con i miei film, ovvero di mostrarli in modo realistico, ma un realistico stilizzato. Non è come CSI o The Wire, è reale ma sembra un po’ stilizzato. Ma il modo in cui la macchina da presa si muove sarà molto realistico. Vogliamo ottenere uno stile da documentario nonostante i libri non abbiano questo stile. Il look dello show è molto curato. Lo stile della camera e della narrazione sarà molto libero. Partirà da quella sensazione di realtà, e pian piano vogliamo che si evolva in uno stile più elegante e horror che richiede dei movimenti di camera morbidi, più suspense e momenti basati sull’atmosfera che si respira, quindi sarà un mix di vari stili. Non penso che si sia visto spesso in TV un mix così».
Con The Strain del Toro è riuscito a ricreare il mito classico del vampiro rendendolo nuovo e inquietante grazie agli Strigoi, creature dalla lunga lingua-arpione e veri protagonisti della serie, che renderanno insonni le notti degli spettatori.
Alessandra Munafò
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.