Un promettente analista finanziario lascia Wall Street per aprire a Philadelphia la Rosa’s Fresh Pizza, un luogo di solidarietà, in cui il cliente può pagare la pizza per chi non può farlo. Qui i senzatetto hanno trovato nuove certezze e sono riusciti a ricostruire le proprie vite.
Non è passato molto tempo da quando abbiamo conosciuto tramite il grande schermo la storia di Jordan Belfort, protagonista del film The Wolf of Wall Street, interpretato da Leonardo di Caprio sotto la direzione del maestro Martin Scorsese. Jordan è un uomo semplice, divenuto ricco truffando gli investitori, la cui società (la Stratton Oakmont) arriva a superare il miliardo di dollari di fatturato. È proprio il denaro a trasformare le abitudini del protagonista, indirizzandolo verso una serie di follie oltre ogni immaginazione. Quella di Mason Wartman è, invece, un’altra storia. Diversa e per certi versi opposta rispetto a quella di Jordan. Tuttavia il paragone, che ad una prima analisi potrebbe risultare fuori luogo, non è poi così sbagliato, e sarà il lettore stesso ad accorgersene.
Mason è un brillante studente del Babson College di Boston e, ultimati gli studi, inizia a lavorare come analista finanziario a Wall Street. Il ragazzo ha tutte le carte in regola per sfondare nel mondo nella finanza, ma un senso di insoddisfazione lo porta ad abbandonare tutto e tornare a casa, a Philadelphia. Ed è proprio nella sua città di origine che Mason, grazie al denaro accumulato col suo precedente lavoro, nel dicembre del 2013 decide di improvvisarsi pizzaiolo aprendo la Rosa’s Fresh Pizza.
Lasciare un lavoro sicuro, ben retribuito e dalle prospettive floride per lanciarsi in una avventura dal dubbio successo sembra, in tempo di crisi, una vera follia: eppure Mason vuole sentirsi utile, vuole dare un senso alla propria attività, vuole che chiunque possa sentirsi il benvenuto nella sua pizzeria. Ed è per queste ragioni che fissa il prezzo, quasi simbolico, di un dollaro per un pezzo di pizza. Pochi mesi dopo, nel marzo del 2014, un cliente compie un gesto che apre gli occhi al titolare della pizzeria, un gesto che noi italiani conosciamo molto bene: l’uomo utilizza un dollaro per pagare un pezzo di pizza per il cliente successivo, il quale potrebbe non potersi permettere di mangiare per mancanza di denaro. Mason prende così un post-it e lo appende sul muro, in modo tale da permettere a chi è meno fortunato di staccarlo dalla parete e godersi la sua pizza, senza doverla pagare. Il paragone con il “caffè sospeso” conosciuto nei bar di Napoli, ovvero il gesto di offrire una tazzina di caffè al cliente successivo, risulta immediato, anche se Mason è riuscito proprio a partire dalla bontà delle persone a creare un business fondato su principi solidali.
I risultati sono straordinari: i fogliettini di carta appesi al muro hanno superato le 8.000 unità, mentre i senzatetto che riescono a nutrirsi presso Rosa’s Fresh Pizza sono 40 ogni giorno, 300 ogni settimana. Sono proprio costoro ad apprezzare maggiormente questa modalità, perché trovano in quel pezzo di pizza la generosità e la solidarietà delle persone, non la loro elemosina, e sanno che partendo dalla certezza di un pasto potranno un giorno ricominciare a vivere. Rosa’s Fresh Pizza è già riuscita in questo piccolo miracolo, in quanto oggi alcuni post-it all’interno della pizzeria contengono i ringraziamenti di chi è riuscito a riprendere in mano la propria vita.
Per concludere, il paragone tra le storie di Jordan e di Mason vuole mettere in evidenza come ci sia modo e modo di “fare soldi”: tutti e due si sono avvicinati al mondo della finanza, ma, mentre il primo ne è stato inghiottito ed è stato trasformato in un uomo disposto a tutto pur di guadagnare sempre più denaro, il secondo ha deciso di cambiare strada, pensando prima di tutto ai meno fortunati e poi a sé stesso, confidando nel fatto che anche gli altri la pensassero come lui. Quella di Mason Wartman è una storia ormai conosciuta da tutti gli americani, anche grazie alla partecipazione del ragazzo allo show di Ellen Degeneres, famosa in Italia grazie al selfie scattato durante la scorsa notte degli Oscar. Durante l’intervista, la conduttrice ha donato a Mason un assegno di diecimila dollari dalla Shutterfly, noto servizio di photo-sharing americano, supportando ed appoggiando in pieno la sua attività. La speranza è che vi siano presto anche in Italia esempi di imprenditoria solidale di questo calibro, che possano dimostrare a tutti quanto sia gratificante fare impresa partendo da sani principi.
Claudio Pennisi
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