BERLINO – «Grazie all’Academy, Youth è un piccolo film sulla percezione della libertà che tutti noi abbiamo. Sono felice di questo premio anche perché la cosa più importante in questo momento in Europa è proprio la percezione della libertà che noi dobbiamo continuare ad avere», esordisce con queste dichiarazioni Paolo Sorrentino al momento della premiazione sul palco dell’Haus der Berlinr Fiespele, che ha visto il suo capolavoro, Youth, ottenere il premio come miglior film e miglior regia. Inoltre, l’attore protagonista del medesimo film, Michael Caine, ha ottenuto ben due premi: il premio onorario da parte del presidente degli European Film Awards e il premio come miglior attore. L’attore britannico, chiamato sul palco per la premiazione, ha ringraziato tutti con il suo classico humor: «In cinquant’anni non avevo mai avuto nessun premio europeo e ora due in un colpo solo, pesano davvero troppo!» .
Questa è senz’altro una grande soddisfazione per Sorrentino e per tutto il cinema italiano che, dopo la vittoria agli Oscar con La Grande Bellezza, vede altri tre premi aggiungersi ai successi del regista napoletano. Youth inoltre, dopo l’inaspettato flop di Cannes, è già candidato a due Golden Globe. Il film che tratta dell’inesorabile scorrere del tempo e della libertà di essere fino alla fine artefici del proprio destino sarà probabilmente candidato anche ai prossimi Oscar e concorrerà in entrambe le categorie principali, essendo stato girato anche in lingua inglese.
Un altro noto regista nostrano, Nanni Moretti, non è riuscito a ripetere le gesta del collega ed è tornato a casa “a mani vuote” dalla medesima premiazione di Berlino. Gli altri registi premiati sono stati Jorgo Lanthimos per The Lobster (sceneggiatura), Roy Anderson per Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (miglior commedia), Asif Kapadia per Amy (miglior documentario) e infine Deniz Gamze Erguven per Mustang (miglior scoperta).
Francesco Laneri
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