Più di una volta, in tempi recenti, le teorie linguistiche di Noam Chomsky sono state oggetto di dibattito e spunto per ulteriori ricerche e approfondimenti, per via del fatto che non sempre è possibile comprovarle, o che non tutti sono d’accordo in via assoluta con le sue conclusioni, spesso brillanti e innovative per l’epoca, sebbene talvolta con poche possibilità di contemplare una via di mezzo nella definizione di un fenomeno linguistico. Da poco, però, pare che uno studio condotto da David Poeppel, docente presso la New York University, gli abbia dato ragione quantomeno su una questione: la comprensione di una frase grammaticalmente corretta da parte di un parlante nativo è accertata, anche quando la suddetta non ha in sé alcun senso.
Il celebre linguista della MIT di Boston, infatti, insisteva sul fatto che le competenze linguistiche siano da considerare in sé a livello astratto e, soprattutto, liberate dalla conoscenza lessicale di un idioma. Ciò, secondo Chomsky, dovrebbe consentire all’essere umano di riconoscere una frase più o meno complessa come tale, nonostante ne resti oscuro il significato o nonostante ciascuna funzione logica manchi del tutto di legami extralinguistici comprensibili con le altre. A tal proposito, è rimasta nota l’affermazione «Colorless green ideas sleep furiously», in italiano traducibile come «Idee verdi senza colore dormono furiosamente».
Poco pragmatico? Ai limiti del verosimile? Eppure, il professor Poeppel ha condotto un esperimento durante cui i partecipanti hanno ascoltato alcune asserzioni, pronunciate in inglese e in cinese mandarino. L’intonazione e l’enfasi nella pronuncia sono state ridotte a zero, e le pause fra le parole rese identiche: lo scopo era, quindi, di non fornire nessun indizio identificativo ai fini del messaggio veicolato dalle singole frasi, per vedere in che maniera avrebbe reagito il cervello umano. La ricerca ha consentito di appurare che quest’ultimo, in effetti, recepisce ed interpreta a livelli differenti e scollegati le parole, i sintagmi e le frasi. Detto diversamente, enunciati quali «New York never sleeps» e «Pink toys hurt girls» sono stati compresi nella medesima misura, senza che l’uno sembrasse più verosimile o più corretto dell’altro in base al messaggio veicolato.
Di conseguenza, nonostante sia attualmente impopolare la nozione di una costruzione mentale della grammatica basata sull’astrazione pura, sembra si possa affermare con certezza che proprio questa descrive al meglio il comportamento umano, il quale decodifica un contenuto linguistico basandosi solo sulla sua correttezza interna. Le idee verdi senza colore possono, pertanto, continuare a dormire furiosamente senza essere disturbate, così come i giocattoli rosa a far del male alle ragazzine, senza che ciò appaia sbagliato, solo perché extralinguisticamente impossibile.
Eva Luna Mascolino
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