Insieme a Praga e i suoi castelli dallo stile notevolmente gotico, Londra, grazie ad alcune sue personalità che ne hanno segnato la storia con macabri gesti, ha ispirato moltissimi scrittori di romanzi dell’orrore. Proprio per questo, non poteva esserci località migliore in cui far nascere un museo degli orrori, il London Dungeon.
Aperto nel 1976, originariamente il London Dungeon era noto come il “museo degli orrori”: in seguito, si è trasformato in una vera e propria attrazione turistica in cui è possibile, non solo, assistere a esperienze interattive, ma anche viaggiare attraverso misteri, assassini e quant’altro ha caratterizzato orrendamente la capitale inglese. All’interno della galleria è fattibile trovare, fra le tante attrazioni: le strade di Whitechapel dove, si presume, abbia agito il celebre Jack lo squartatore; la sedia di Sweeney Todd, dove operava il barbiere omicida di Fleet Street; la fedele ricostruzione di strumenti utilizzati in passato per la tortura, ma anche la celebre imbarcazione che trasportava i prigionieri alla torre di Londra.
Situato a Tooley Street, vicino la stazione dei treni di London Bridge, al London Dungeon è possibile anche partecipare a spettacoli spaventosi inscenati da persone vere, esibizioni costruite su tristi episodi scorsi. Le gag terrificanti attirano un pubblico sempre più numeroso, soprattutto gli amanti del genere horror. Durante il percorso, rumori assordanti e una melodia lugubre accompagnano i turisti, impauriti particolarmente da manichini che spuntano all’improvviso dai muri, dalle molteplici teste mozzate presenti e così via. Inoltre, vi sono anche interessanti ricostruzioni storiche della pestilenza che colpì Londra nel 1665, sterminando circa un quinto dell’intera popolazione.
Grazie alla sua popolarità, il London Dungeon ha aperto i battenti anche ad Amsterdam, Edimburgo, Amburgo e York. Fra le attrazioni site all’interno, vi sono: Torture, agglomerato di macchine per il martirio dei condannati; Labyrinth of the lost, ovvero uno dei più grandi labirinti di specchi al mondo; The Great Plague, esposizione inerente l’epidemia del 1665; Sweeney Todd, attrattiva imperniata sulla figura del barbiere assassino; Traitor: boat ride to hell, rappresentazione dell’ultimo viaggio che i condannati compivano prima di essere imprigionati per sempre nella torre di Londra; Jack the ripper, messinscena basata sul celebre, quanto funesto, personaggio; Great fire of London, attrazione eretta sull’incendio sviluppatosi nella capitale nel 1666; Bloody Mary: killer queen, in cui viene riprodotto il rogo di un visitatore; infine, Extremis: Drop Ride to Doom, la cosiddetta “cavalcata verso la dannazione” che eseguivano i criminali in direzione della prigione di Newgate.
Non è una meta raccomandabile per persone facilmente impressionabili o deboli di stomaco, poiché ci si potrebbe terrorizzare facilmente, nonostante si tratti, in ogni caso, di finzione. Tuttavia, l’effettivo punto di forza del museo è proprio quella verosimiglianza a cui si ispira nel rappresentare tutto ciò che racchiude. La storia, per quanto raccapricciante a volte possa essere è giusto che venga conosciuta, anche per mezzo di mostre del genere, giacché imparare giocando è sempre la migliore cosa.
Anastasia Gambera
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