Come un fulmine a ciel sereno, è venuto a mancare Tonino Accolla, attore teatrale e televisivo, con la sua mitica voce (e risata) di Eddie Murphy, Mickey Rourke, Kenneth Branagh, Grande Puffo, o di Homer Simpson, ma anche di Lupin III e di innumerevoli altri celebri personaggi; oltreché essere un grande direttore di doppiaggio (da Il silenzio degli innocenti a Titanic; da Braveheart ai maggiori successi degli ultimi 30 anni). Originario di Siracusa del 9 aprile 1949, aveva 64 anni, ma era malato da tempo; ed oggi la capitale ne annuncia la tragica notizia della sua morte presso l’ospedale del Policlinico Gemelli. Zio della doppiatrice Natalia Accolla, lascia un figlio, Lorenzo, che ha seguito le orme paterne e anche lui oggi è doppiatore. Egli è noto al grande pubblico per aver doppiato il rinomato Eddie Murphy in quasi tutta la filmografia del comico afroamericano, il connubio con l’attore, però, si è interrotto con il film Tower Heist – Colpo ad alto livello del 2011. Accolla viene sostituito da Sandro Acerbo e Eddie Murphy perderà (in Italia) il suo marchio di fabbrica: la sua celebre risata.
Tra i personaggi a cui ha prestato la sua voce, va ricordato anche Homer nella versione italiana dei Simpson. Nella famosa e sempre seguita sitcom animata I Simpson ne è stato direttore del doppiaggio della maggior parte degli episodi trasmessi in Italia. Eppure, il suo reale successo è dovuto anche al doppiaggio di molte tra le star hollywoodiane più in voga: da Tom Hanks a Hugh Grant e a Jim Carrey, passando per Ben Stiller, Tim Curry e Gary Oldman (Léon e Il quinto elemento), nonché il personaggio Timòn nell’acclamatissimo film d’animazione della Walt Disney Il Re Leone e Mike nel film Monsters & Co della casa di produzione cinematografica, e computerizzata, Pixar. Il mitico regista e doppiatore ha, inoltre, prestato la sua voce a Mushu nel film Mulan 2 del 2004. Senza dimenticare che è stato direttore del doppiaggio di alcuni dei maggiori incassi cinematografici made in Usa fra cui Borat, The Island, Gli occhiali d’oro, Hot Shots!, Crush, e Avatar del grande James Cameron. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nella carriera anche il Nastro d’argento per il miglior doppiaggio eseguito nel 1991 per la parte dell’attore Kenneth Branagh nell’epico e drammatico Enrico V.
È certo, quindi, che l’impegno, la costanza e la precisione sul lavoro di Accolla sono e saranno sempre riconosciuti dai fan de “I Simpson”, che gli hanno permesso di aumentare la notorietà sul versante televisivo diventando ancora più popolare, nonostante il suo lavoro nel buio della sala di doppiaggio. Così come Ilaria Stagni e Liu Bosisio, che hanno lasciato il doppiaggio di Bart e Marge lo scorso anno, anche la voce di Homer è ormai legata a quella di Tonino Accolla. Ecco che gli studi di doppiaggio dovranno incominciare ad individuare una nuova voce (e d’altra parte così dovrà essere) affinché l’amata serie TV possa continuare, seppur con perdite, il suo cammino di risate e divertentissime gaf approvate in tutta Italia. Si chiude, così, un’era per “I Simpson” italiani: i «d’oh!» ed i «miticù!» di Tonino Accolla mancheranno a molti.
«Il linguaggio è importantissimo nei Simpson. Certamente, senza tradirli, ma se io leggo ‘eat my short’ e metto ‘ciucciati il calzino’, in italiano ha un altro senso rispetto a ‘mangiati le mutande’, oppure se ‘why do you lil’, non vuol dire assolutamente nulla per noi e dico ‘brutto bacarospo’, la cosa cambia completamente. Per quanto riguarda gli inizi, abbiamo fatto i provini, l’ho fatto anche io, l’ho vinto, e quindi mi ritrovo a fare Homer Simpson».
Andrea Battaglia
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