Il Negroamaro (o Negramaro) è un vitigno coltivato quasi esclusivamente nella penisola salentina. Da questo si ottiene un vino corposo, molto apprezzato anche quando prodotto in blend per dolcificarne il retrogusto dalle note leggermente amarognole. La versatilità del Negroamaro ha reso questo vino positivamente commercializzato sia in Italia che all’estero, il suo essere amaro e dolce nello stesso tempo ha fatto sì che diventasse gustoso su tutti i palati.
È a questo nome che si rifece Giuliano Sangiorgi quando, verso la fine degli anni ’90, iniziò a comporre le sue prime musiche con la sua band: i Negramaro – un gruppo tutto salentino – che dal vino sopraccitato prende il nome, ad indicare come le loro canzoni nascano prima di tutto dalle storie di vita dei 6 musicisti, in un mix di dolce e di amaro, che è poi un’allegoria della vita stessa.
Dopo 5 album e dopo 5 anni dall’uscita dell’ultimo, Casa 69, i Negramaro si preparano a nuove standing ovation con La rivoluzione sta arrivando, pubblicato il 25 settembre 2015. Quella della band salentina, però, non è propriamente una rivoluzione, come hanno fatto notare molti critici musicali, poichè è sempre riconoscibilissimo il loro sound che lega pop e rock, come ormai note sono le tonalità della splendida voce di Giuliano Sangiorgi che, per quanto versatile, ricorda sempre lo stesso cantante che partecipò a Sanremo 2005 con Mentre tutto scorre. Lui è anche l’autore della maggior parte delle canzoni, che diventano poesie di vita e di peronospera (la malinconia salentina o saudade, come la definirebbe un letterato portoghese), pregne di nostalgie sognanti e grida d’amore.
L’album è stato anticipato da due singoli: Sei tu la mia città, dal sound veloce e dal testo difficile, e Attenta, canzone che narra la storia di un primo bacio, dopo il quale non si può più tornare indietro, ma solo andare avanti, nel consumare la passione e la successiva storia d’amore, di cui, però, angosciosamente, s’intravede già la fine, in un mondo in cui nulla è destinato romanticamente a durare per sempre.
Luca Occhilupo
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