Si aprirà giovedì 15 febbraio 2018, per concludersi domenica 25, il Festival Internazionale del cinema di Berlino, noto come Berlinale, presso la splendida Postdamer Platz di Berlino. Un festival cinematografico, nato nel 1951, che si svolge ogni anno nel mese di febbraio al Berlinale Palast. Insieme agli eventi European Film Market e Berlinale Talents, la kermesse berlinese annualmente attira circa 500.000 visitatori da tutto il mondo, tra cui 4.000 giornalisti.
Lo European Film Market è uno dei principali mercati cinematografici del mondo, e nel periodo della manifestazione rappresenta il centro degli affari per gli addetti ai lavori di cinema, televisione, home entertainment e nuovi media. Dal 2003, il Festival di Berlino ha stretto una partnership anche con il Berlinale Talents, una scuola per cineasti emergenti che si svolge contemporaneamente alla manifestazione. Il premio principale del Festival internazionale del cinema di Berlino è l’Orso d’oro, una statuetta in bronzo placcata d’oro rappresentante il simbolo della capitale tedesca, presente sullo stemma e sulla bandiera. Dal 1982, viene conferito anche l’Orso d’oro alla carriera e nel 1986 è stata introdotta la Berlinale Kamera, onorificenza destinata a personalità e istituzioni cinematografiche che, nel corso degli anni, hanno dato un importante contributo al Festival. Il programma della manifestazione è composto, attualmente, da undici sezioni principali: quella in Concorso, che comprende lungometraggi inediti al di fuori dei Paesi d’origine, selezionati dal Direttore del Festival, Dieter Kosslick, e proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese e tedesco; la Berlinale Shorts, la quale assegna l’Orso d’oro e l’Orso d’argento anche a cortometraggi nazionali e internazionali inediti. Viceversa la sezione Panorama, che include film d’autore, pellicole indipendenti e documentari inediti che trattano soggetti controversi, in particolare legati a tematiche LGBT, con stili estetici non convenzionali.
Poi la sezione Forum, che ogni anno propone film sperimentali e documentari provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione alle opere dei giovani registi, oltre che a dibattiti e workshop. La sezione Generation, dedicata a bambini e ragazzi, attualmente suddivisa in due sotto-sezioni riservate agli adolescenti, Generation 14plus e per i più giovani, la Generation Kplus. I film e i cortometraggi sono giudicati da apposite giurie e concorrono per l’Orso di cristallo, il Grand Prix e lo Special Prize.
La Perspektive Deutsches Kino è una sezione che pone l’attenzione sui registi emergenti e sulle recenti produzioni della scena cinematografica tedesca, in particolare sulle nuove tendenze tematiche e artistiche. Le pellicole concorrono per diversi premi, tra cui quello al miglior documentario, ovvero il Dialogue en Perspective e il Teddy Award. La Berlinale Special è riservata alle ultime produzioni di grandi registi, oltre che alla proiezione di opere cinematografiche del passato legate a particolari focus o argomenti di attualità, nonché nuove serie televisive: dal 2017, i film proiettati in questa sezione concorrono per il premio al miglior documentario. La Retrospettiva, sin dalla prima edizione del Festival, ha sempre presentato un’anteprima dedicata a un regista, un attore o a specifici generi del mondo del cinema. Dal 1977, è organizzata in collaborazione con la Deutsche Kinemathek e dal 2013 con la sezione Berlinale Classics, con film classici restaurati attraverso tecnologie digitali. Ma vi è anche la Homage, sezione sempre dedicata a uno dei vincitori dell’Orso d’oro alla carriera.
Non poteva mancare, ovviamente, la Culinary Cinema, una parte che esplora il rapporto creativo, edonistico e politico tra cinema e cibo con film e documentari dedicati. Dal 2017, i film proiettati in questo segmento concorrono per il premio al miglior documentario. Infine, la NATIVe – A Journey into Indigenous Cinema, sezione che affronta temi e storie delle popolazioni indigene di tutto il mondo raccontate attraverso il cinema.
La Berlinale Goes Kiez, invece, prevede la proiezione di una selezione di film inclusi nel programma dei cinema di quartiere di Berlino. In ogni sala vengono proiettati due film, i cui produttori, al termine, si intrattengono con il pubblico discutendo la propria opera e raccontando il lavoro di produzione e i dietro le quinte. Quest’anno, due lungometraggi italiani saranno in concorso al Festival: Figlia mia (Daughter of mine) di Laura Bispuri, un film che racconta la storia di una bambina divisa tra due madri, Valeria Golino e Alba Rohrwacher, con una co-produzione tra Italia, Germania e Svizzera (Vivo film, Colorado Film, Rai Cinema). La terra dell’abbastanza (Boys Cry), una sorta di romanzo di stampo criminale, con l’esordio alla regia di due ventottenni romani, i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, e con interpreti come Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti, Demetra Bellina e Michela De Rossi. Nondimeno, quest’anno, tra i giurati della Berlinale, si avrà il regista e sceneggiatore italiano Jonas Carpignano, selezionato per assegnare il prestigioso premio GWFF Best First Feature Award. Per chi volesse consultare il programma completo della rassegna berlinese, può cliccare qui: berlinale
Marcello Strano
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