Dal primo studio del GlobalWebIndex del 2009 vediamo che ad oggi lo scenario italiano dell’utilizzo dei social media è letteralmente scoppiato, l’uso delle nuove piattaforme social è divenuto un fenomeno globale. Il 90 % della totalità degli utenti di Internet a livello mondiale ha almeno un profilo social e il 70% ne ha contribuito attivamente aumentando così la propria visibilità. I nuovi social permettono di fare un’esperienza a 360° e ognuno può parteciparvi in maniera attiva con un semplice click. Il nuovo studio di GlobalWebIndex, una dettagliata ricerca a livello globale, ha esaminato dati e trend dei social network, in particolare facebook e twitter. Sono le piattaforme social più in voga al momento, hanno una spiccata visibilità mediatica, si fronteggiano a colpi di status e di tweet, si copiano e si rincorrono proponendo ai loro utenti periodici aggiornamenti. È stata stilata una classifica delle azioni più frequenti riscontrate su questi due social, vediamone alcune.
Sulla piattaforma di facebook, spicca in classifica con il 64% degli utenti l’azione del tasto “mi piace”, questo fa automaticamente scattare l’idea che: se che il post ha un alto numero di like il messaggio piace a molti e si pensa sia buon messaggio, di conseguenza gratifica l’utente. Un’azione che svolgiamo nel 50% dei casi è la visualizzazione e condivisione di video, fenomeno molto in voga al momento. Il 48% degli utenti è solito scambiare dei messaggi con un amico, sia messaggi in un post pubblico sia in chat; i commenti alle foto o ai video hanno il 47% ed è un’azione che aumenterà, poiché molto usuale tra giovani e meno giovani, è uno dei primi indici di interazione con gli altri utenti dopo il tasto di apprezzamento. Il 46% degli utenti svolge operazioni di lettura di un articolo o un racconto pubblicato dagli amici, mentre il 43% svolge operazioni di condivisione di un post in base ai suoi rispettivi interessi o in relazione a ciò che potrebbe aver scritto un suo amico. Vi è, poi, il 42% degli utenti cosiddetti “visualizzatori passivi”, poiché fanno il login esclusivamente per controllare e scorrere la timeline non condividendo e non pubblicando mai nulla. Tra le azioni più dinamiche, vi è al 37% la condivisione delle foto e delle immagini, personali o prese da un’altra piattaforma, mentre il 33% degli utenti si preoccupa di aggiornare il proprio status; sono le due azioni meno frequenti nel nuovo rapporto stilato da GWI, variabili che fino a qualche anno fa si pensava potessero arrivare in testa alla classifica. Facebook sta guardando al passato e con la timeline vuol rendere il social ancora più personale, ripesca i ricordi fatti di stati-foto-commenti-immagini giorno per giorno, come se tirassimo fuori un vecchio album o un vecchio diario segreto dalla soffitta. È il social network per eccellenza, diario della nostra vita, ma non un social di notizie flash, perché negli ultimi grandi eventi di pubblica portata si è rivelato piuttosto lento nell’aggiornarsi: facebook arriva dopo, ma ha una durata più lunga. Il livello di privacy non è dei migliori, sulla piattaforma ci sono tutti o quasi, è un social universale e totalizzante, offre un’esperienza che si adatta a ogni strato generazionale e socio-culturale della società.
Sulla piattaforma twitter, invece, al primo posto con il 41% appare la lettura di news, non a caso è un social basato sul realtime, vive nel tempo presente e i tweet sopravvivono per un paio d’ore al massimo, poiché hanno semplice scopo informativo. I follower di twitter non sono sempre persone che si conoscono, sono semplicemente utenti con cui si condividono interessi comuni; è una piattaforma di news media per eccellenza, adatto a dare notizie immediate e generare il passaparola generale. Il 35% degli utenti effettua lo scroll della home e la visualizzazione alla sezione dei trending topics; il 34%, invece, condivide un tweet rivolto ad un amico e il 33% segue il retweet del suo contenuto. Con le nuove modifiche apportate, ora abbiamo un simbolo a forma di cuore per indicare che un contenuto “mi piace” e si trova al 31%. Twitter è una piattaforma pubblica e aperta, luogo ideale per chi si occupa di business, per chi vuole rimanere aggiornato e per chi cerca nuovi contatti professionali. Nelle ultime postazioni al 28% si colloca la visita feeed ai VIP e ai personaggi popolari che si seguono, l’utilizzo del famigerato hashtag e la visualizzazione di un link associato a un contenuto. Il 26% degli utenti, piuttosto, effettua la condivisione di un tweet personale sul proprio feed. Twitter è un social popolare ma di fatto incompreso, in tanti ne parlano, ma in pochi effettivamente ne usufruiscono e ne sono utenti attivi.
In conclusione ,si può dire che i due social network nati per ragioni diverse, mantengono pressoché intatte le loro caratteristiche basilari, ma non si può ancora sapere come si evolverà lo scenario social.
Elisa Mercanti
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