L’estate è appena cominciata, ma per gli amanti del cinema dell’orrore si prospetta già piena di impegni. In questi mesi, infatti, usciranno ben 4 pellicole del suddetto genere con sfumature molto diverse tra loro e che sapranno andare incontro ai gusti di tutti. Ecco i titoli, le trame e alcuni commenti a riguardo che aiuteranno a capire quali produzioni rispecchiano le proprie preferenze.
È The Conjuring: il caso Enfield di James Wan ad aver dato il via a questa bella stagione all’insegna dell’horror. Uscito a fine giugno, il film boom di incassi al box office USA è ambientato negli anni ’70. Durante una seduta spiritica, il cui fine è quello di entrare in contatto con l’autore della carneficina di Amityville per capire se sia stata una presenza demoniaca a spingerlo ad uccidere i suoi cari, la medium Lorraine Warren ha la visione di un demone con le sembianze di una suora. Un anno dopo, nella cittadina britannica di Enfield, una famiglia con gravi problemi economici si ritrova a vivere in una casa in cui accadono eventi inspiegabili: la figlia Janet, infatti, conversa nei sogni con un’entità che sostiene di essere il proprietario di casa. I coniugi Warren, attirati da questa strana storia, decideranno di volare in Inghilterra dove ben presto capiranno che dietro a tutto ciò c’è lo stesso spirito che Lorraine aveva visto l’anno prima. Nonostante la trama non originale e la poca accuratezza di alcune ambientazioni e scene ‒ ritenute poco precise e quasi “goffe” ‒, la tecnica usata dal regista sembra rimodernare e dare nuova vita a ciò che è stato visto in molte altre pellicole. Il finale è stato criticato in quanto non genera terrore nel pubblico, ma solo stanchezza,
Le vere sorprese le riserva luglio: si parte il 6 con It Follows di David Robert Mitchell, un film uscito in America nel 2015 e diventato ben presto uno dei lungometraggi indie con maggiori incassi dell’anno. La trama parla di una ragazza, Jay, che dopo aver fatto l’amore con Hugh, si ritrova legata a una sedia in una zona solitaria. L’uomo le spiega che da quel momento qualcosa la inseguirà, potrebbe raffigurare una persona che lei conosce o un perfetto sconosciuto; questa maledizione gli è stata trasmessa da qualcuno e lui, a sua volta, l’ha trasferita a lei. La protagonista si troverà, così, a dover affrontare momenti difficili e orribili con l’aiuto dei suoi amici, vivendo un inferno dal quale sembrerà impossibile uscire. Secondo la critica le scene iniziali ‒ le quali mostrano una ragazza morta in modo atroce ‒ aiutano a conferire al film un alone ricco di mistero e suspance, facendo capire agli spettatori la pericolosità di questo mostro micidiale, misterioso e di cui non si conoscono gli scopi. Definito un «Notevole esempio di horror intelligente, teso, capace di rendere credibile un’incomprensibile minaccia ultraterrena inserendola perfettamente in una realtà quotidiana sapientemente trasfigurata per definirne i contorni desolati da post crisi economica», il film si prospetta molto interessante e sicuramente da aggiungere alla lista di cose da vedere quest’estate.
Si prosegue con Cell di Tod Williams, che sbarcherà in Italia il 14 luglio. Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, è un’ovvia critica al mondo di oggi e all’importanza che viene data agli smartphone. Il fumettista Clay Riddel è al telefono con il figlio quando improvvisamente cade la linea e strane cose cominciano ad accadere intorno a lui: tutti coloro che stanno parlando al cellulare o che indossano auricolari, diventano estremamente violenti trasformandosi in creature sanguinarie. L’uomo riesce a scappare insieme a un conducente di treni; i due, successivamente, incontrano un’altra sopravvissuta che li accompagnerà nella ricerca del figlio di Clay. A ogni passo i protagonisti dovranno difendersi e capire di chi fidarsi. Questo film, a metà tra genere horror e apocalittico, non approfondisce molte sue parti, difatti non spiega cosa causa quell’epidemia ma lascia tutto nelle mani degli spettatori. Ciò su cui gli sceneggiatori si sono concentrati è solo la ricerca del bambino di Clay, con tutti i problemi che questa provoca.
Il 27, poi, arriverà nelle sale un horror psicologico austriaco: Goodnight Mommy di Severin Fiala e Veronika Franz. La vicenda si svolge in provincia di Vienna, dove due gemelli di nove anni attendono il ritorno della madre da un intervento di chirurgia estetica. Al rientro, però, la donna ha il viso completamente fasciato e dal suo carattere autoritario i bambini capiscono che quella non è la loro mamma. Questo li porterà a divenire sempre più ostili nei suoi confronti. La trama si sviluppa in modo molto interessante e pieno di colpi di scena, mostrando come i gemelli diventano via via sempre più malefici verso quella mistificatrice che vive nella loro casa. Purtroppo, però, il finale ha deluso un po’ tutti, poiché segue stereotipi tipici del cinema horror; per tutto il resto, invece, vale davvero la pena vederlo.
La stagione si conclude con una pellicola che in tanti aspettavano da tempo: La notte del giudizio – Election year, il terzo capitolo della saga diretta da James DeMonaco, in uscita il 28 luglio. Sul grande schermo torna l’ex sergente di Polizia Leo Barnes, diventato capo della sicurezza della senatrice Charlene Roan, la quale intende eliminare definitivamente la notte del giudizio. Tuttavia, durante quella che dovrebbe essere l’ultima di queste sere, un traditore all’interno del governo costringe Barnes e Roan a scendere nelle strade: i due dovranno sopravvivere fino alle 7 del mattino. Il film si prospetta un grande successo come i due precedenti, soprattutto perché a scriverlo, dirigerlo e produrlo sono gli stessi che si sono occupati di La notte del giudizio e Anarchia – La notte del giudizio.
Martina Sacco
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