Il 21 luglio 2007 vedeva la luce l’ultimo capitolo della famosissima saga di Harry Potter che fu adattato cinematograficamente in Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2 (2011). I fan (che ancora oggi sperano di ricevere la lettera da Hogwarts) si erano rassegnati alla fine delle avventure dei tre giovani maghi. La scrittrice J.K. Rowling ha sorpreso tutti annunciando uno spettacolo teatrale per la prossima estate, dal titolo Harry Potter and the Cursed Child – Harry Potter e il Bambino Maldetto, ideato da se stessa in collaborazione con lo scrittore Jack Thorne e il regista John Tiffany.
La seconda donna più ricca del Regno Unito (dopo la Regina Elisabetta) ha annunciato: «Non si tratta di un prequel, non voglio dire troppo, perché non voglio rovinare ciò che sono sicura sarà una vera sorpresa per i fan. Per rispondere a un’inevitabile domanda “Perché #CursedChild non è un nuovo romanzo?” ebbene sono certa che quando il pubblico vedrà la pièce, tutti concorderanno che era l’unico mezzo per portare in vita la storia. Essa coprirà i primi anni di Harry Potter e offrirà un insight unico nel cuore e nella mente dell’oggi leggendario giovane maghetto». Lo spettacolo, pur non trattandosi di un prequel, andrà ad esplorare i primi dieci anni della vita del protagonista, quando emarginato dai Dursley non poteva far altro che giocare nel sottoscala, ponendo anche l’attenzione sulle vite dei genitori, sul rapporto tra le sorelle Lily e Petunia e sulla tragica e unilaterale storia d’amore tra Lily e Piton; potrebbe anche essere presente Lupin. I biglietti saranno disponibili a partire da questo autunno e lo spettacolo sarà in scena al Palace Theatre di Londra, “patria” babbana della saga. La Rowling si è dichiarata entusiasta ed ha affermato di avere un team da sogno. Diverse sono le indiscrezioni su trama e cast che dovrebbe essere di pubblico dominio a partire dal mese prossimo.
Quali sono state le reazioni dei fan? I più scettici pensano che la saga non avrebbe dovuto avere alcuna ripresa, né attraverso sequel né attraverso tuffi nel passato; posizione intermedia è occupata da coloro che apprezzano lo spettacolo teatrale e che al contrario sarebbero stati contrari ad un nuovo romanzo; ancora ci sono coloro che non vedono l’ora di gustarsi il nuovo episodio e che auspicano in un nuovo romanzo, bramosi di ogni nuovo minuto di Harry e dei suoi compagni d’avventura. Il mondo di Harry Potter è molto più che semplice invenzione, è un lungo cammino tra le esperienze e i sentimenti dell’uomo. E voi, che tipo di potteriani siete?
Viviana Giuffrida
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