“Buon Natale da Candy Cane Lane” è il nuovo film di Natale uscito il 1° dicembre sulla piattaforma Amazon Prime Video. È una commedia in stile americano diretta da Reginald Alan Hudlin e scritta da Kelly Younger. Il film è stato molto atteso, anche grazie alla presenza nel cast di un attore che può essere definito un fuori classe, Eddie Murphy, nei panni del protagonista Chris Carver.
La trama è incentrata sulla famiglia Carver, in California a El Segundo, composta dai due coniugi Chris e Carol e i tre figli Nick, Holly, Joy. Il padre partecipa da anni al Contest sulle decorazioni natalizie nella strada dove abita insieme alla propria famiglia, ma quest’anno vuole vincere a tutti i costi il premio in palio di 100 mila dollari, anche in seguito al suo licenziamento. Si imbatte insieme alla figlia minore in un negozio di addobbi natalizi che sembra essere sbucato dal nulla. La commessa Pepper è in realtà un elfo cattivo ripudiato da Babbo Natale, che inganna il protagonista facendogli firmare un patto che lo condannerebbe ad essere trasformato in una statuina di ceramica. Per evitare ciò deve portare a termine una caccia al tesoro in una corsa contro il tempo, in cui verrà aiutato dalla sua famiglia. Il lieto fine sembra quasi scontato in una commedia natalizia, e questa non fa eccezione.
Già dalla scelta dell’ambientazione possiamo comprendere come vi sono molti aspetti della trama che sembrano posti quasi “a caso”, senza essere approfonditi. Riguardo a ciò Kelly Younger si è “difesa” affermando: “Non tutti i film di Natale devono essere ambientati in un luogo dove nevica. Voglio dire, sono cresciuto nel sud della California. Avevamo solo sabbia. (…) Quindi, ambientarlo in un luogo unico, molto originale e inaspettato, penso che sia ciò che lo distinguerà davvero”.
L’autore ha forse commesso l’errore di voler toccare troppi argomenti in una commedia natalizia che dura solamente due ore. La trama, infatti, presenta varie tematiche, forse troppe, che si intersecano e sembrano delle storie a sé. Vi sono anche delle parti di azione e avventura che movimentano ulteriormente una trama già molto articolata
Il licenziamento di Chris con il quale inizia il film non si risolve neanche alla fine ed è in contrapposizione ai successi sul lavoro della moglie, la quale ottiene invece una promozione. Sembra che la disparità di genere, che è spesso al centro del dibattito sociale, sia qui invertita in positivo per la donna.
Un’altra tematica trattata in modo poco approfondito, quasi solamente accennata sullo sfondo, è il difficile rapporto tra genitori e figli. Dall’inizio del film comprendiamo come i due coniugi Carver abbiano già ben in mente quale sarà in futuro universitario della figlia maggiore Holly, che invece vorrebbe seguire una strada opposta, trasferendosi lontano da loro. Anche il rapporto con il figlio di mezzo Nick è contrastato, fatto di bugie per nascondere i cattivi voti in matematica. È amante della musica e vorrebbe inseguire i propri sogni e il proprio talento, ma il padre non crede in lui. Solo alla fine Chris andrà oltre le proprie idee e comprenderà i figli, permettendo loro di vivere la loro vita e appoggiandoli.
Come molte altre storie natalizie, anche questo film presenta la solita morale sull’importanza e la semplicità dello spirito natalizio. Inizialmente Chris desidera vincere la gara per soddisfazione personale, poi per denaro, e concentra tutte le sue energie su questo scopo. Il protagonista perde il cosiddetto “spirito natalizio” che si riduce alle luci e dalle decorazioni. Solo alla fine, dopo aver vissuto dei momenti con la propria famiglia e aver corso il rischio di essere condannato alla forma di una statuetta, capisce l’importanza del Natale.
Il messaggio, dunque, non è nulla di originale e neanche la trama appare portatrice di novità. L’elemento fantasy subentra in scena in modo “pressappochista”, senza un’introduzione sulla figura e la storia di Pepper che viene fornita a grandi linee solo alla fine.
Molti hanno visto un Eddie Murphy non nel pieno delle sue forze. Il grande protagonista di Una poltrona per due, un cult del periodo natalizio, è apparso debole nell’interpretazione a gran parte del pubblico. È una commedia che sembra non aver ben chiara la direzione da prendere. Per evitare di sbagliare e tralasciare una tematica, decide di affrontarle tutte in modo leggero, quasi superficiale. I protagonisti non sono presentati in modo profondo, come se fossero solo degli “attanti” all’interno della storia, funzionali al plot, ma mai a loro stessi nella dimensione familiare.
Uno degli aspetti positivi che hanno permesso al film di godere di visibilità è, oltre alla presenza di Eddie Murphy, anche il budget da 45 milioni di dollari. La location, l’ambientazione, le macchine, le stesse spese folli per un contest danno indizio di una famiglia benestante. Gran parte del budget è stato utilizzato per un’ottima CGI (Computer-Generated-Imagery), che ha garantito un ottimo confezionamento del prodotto.
Possiamo considerare questo film un ottimo prodotto commerciale: la classica commedia americana sul Natale, che intrattiene, ma non stupisce. Sicuramente non destinata a entrare nella tradizione dei film natalizi.
Fonte immagine in evidenza: Point
Alessia La Porta
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