CATANIA ‒ Nel 25° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, la Maison du Cochon, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Catania diretta da Virgilio Piccari, scende in campo contro la mafia. Liliana Nigro, titolare della cattedra di Storia del Costume presso l’ente etneo e direttore della Maison du Cochon, insieme agli stilisti Alessandra Lanzafame, Chiara La Spina, Ambra La Giusa e Matteo Greco, dedica uno speciale abito dal taglio sartoriale, creato con pagine di giornali, per raccontare uno degli episodi più tragici della storia del nostro Paese.
«Ringrazio Daniela Arionte e l’Associazione Dietro le Quinte di via Carcaci 19 – dichiara Liliana Nigro – che ha voluto esporre nella sua galleria d’arte, in una giornata così importante, la nostra creazione, perché la moda e il costume non sono solo una realtà consumistica ma possono diventare, come nel nostro caso, un mezzo utile per parlare di legalità e di lotta alla mafia». Un’idea innovativa che incuriosisce e stimola la fantasia dimostrando come la capacità artistica e culturale delle nuove generazioni sia pronta con qualunque mezzo a diffondere l’eredità morale e la forza delle idee lasciate dall’impegno di Giovanni Falcone a tutti coloro che credono e combattono per una società più giusta e senza alcun tipo di mafie.
«Le idee restano gli uomini passano – continua Liliana Nigro citando una frase emblematica del giudice trucidato dalla mafia – ma è dovere di tutti noi, con ogni mezzo a nostra disposizione, far continuare a camminare gli ideali e i progetti di uomini che hanno speso la loro vita per un mondo più giusto in cui non dovrà esistere la legge del più forte».
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