Una nuova opera del famoso street artist Banksy è apparsa in questi giorni in Galles. Ancora una volta dietro all’apparenza si nasconde un significato profondo. L’artista, a suo modo, ci invita a riflettere su uno dei più gravi problemi del mondo attuale: l’inquinamento.
Banksy è conosciuto in tutto il mondo non soltanto perché i suoi murales sono di grande impatto, ma soprattutto perché in ogni graffito si occupa di un disagio sociale. I temi che rappresenta vanno dall’omosessualità al consumismo, dall’emarginazione sociale al pacifismo. Include nell’arte tutti i dibattiti più importanti dell’attualità. Nella sua ultima opera-denuncia si è occupato della questione ambientale e in particolare dell’inquinamento. Come sempre, però, lo ha fatto a suo modo, affrontando il problema in maniera sovversiva e satirica.
Per la nuova opera il contesto è quello del Galles, più precisamente la zona di Port Talbot. In un muro ad angolo di un garage industriale è comparsa in questi giorni la figura di un bambino. Il piccolo, con cappello e giacca pesante, apre le braccia in direzione del cielo. A prima vista sembra che il bimbo, molto felice, stia giocando con i fiocchi di neve che cadono. Infatti tira anche fuori la lingua, come per assaggiarli. Allargando la prospettiva anche all’altro angolo del muro però, si nota un cassonetto dei rifiuti, che ha preso fuoco, da cui fuoriescono particelle di cenere. Sono queste ultime in realtà i fiocchi di “neve-cenere” che il bambino osserva scendere dal cielo.
Oltre ad essere un murales coinvolgente e peculiare, è il suo messaggio che lo ha reso celebre in pochissimo tempo sui social network. Infatti il graffito, poco dopo essere stato pubblicato dall’artista sul suo profilo Instagram, si è guadagnato centinaia di migliaia di visualizzazioni. La location dell’opera, inoltre, non è affatto casuale. Port Talbot è uno dei maggiori centri industriali del Galles ed è anche una delle zone più inquinate. A luglio la polvere nera delle acciaierie aveva ricoperto strade e palazzi. Banksy durante queste festività, sempre con il suo stile, ci invita a riflettere sui danni provocati dall’inquinamento nel nostro pianeta. Infine ci ricorda, attraverso il piccolo protagonista dell’opera, che il problema verrà lasciato in eredità alle nuove generazioni.
Sara Tonelli
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