CATANIA – «Prendere il taxi non sarà più un problema, né per i turisti, né per i cittadini»: è sicuro del fatto suo il presidente della XI Commissione Consiliare Permanente Statuto e Regolamenti del Comune di Catania Lanfranco Zappala, circa una proposta mirata al miglioramento del servizio taxi all’interno della sfera urbana, da lui elaborata e presentata alle Federazioni Taxi della città.
In un periodo in cui il dibattito sul costo dei taxi si fa sempre più acceso e nel quale i tassisti deplorano quel sistema di viabilità che non li favorisce, senza peraltro dimenticare la copiosa rivolta degli stessi contro la famosa applicazione Uber che permetteva a un qualsiasi cittadino di svolgere gratuitamente un servizio di trasporto di passeggeri a pagamento, la proposta della Commissione Statuto e Regolamenti immagina lo scardinamento del sistema a tassametro in favore di uno a tariffa fissa. La città verrebbe divisa in zone fissate in confini di interesse di ogni singolo apparato di taxi, con tariffe predeterminate (e meno esose delle attuali) che indicano sia il prezzo della corsa all’interno di una zona prescritta, sia il prezzo dello spostamento dalla suddetta zona a un’altra. Le tariffe stabilite subirebbero una modifica in relazione al momento della giornata e verrebbero applicate a seconda della zona che si volesse raggiungere, venendo incontro a particolari categorie di utenti «come i giovani che il sabato sera hanno la necessità di spostarsi verso il centro storico» dichiara il Consigliere Zappalà. Il tassametro sarebbe mantenuto solo su richiesta dell’utente della corsa.
Lo stesso Zappalà rivendica la validità della proposta, sostenendo che ne trarrebbero vantaggi non solo i tassisti i quali incrementerebbero il proprio lavoro, ma anche turisti, cittadini e la viabilità stessa: «La richiesta sarà maggiore e più taxi si metterebbero in movimento. Si snellirebbe, almeno in parte, anche il traffico delle auto private» afferma con convinzione. Le Federazioni Taxi pare abbiano preso visione della proposta avanzata dalla XI Commissione, ma non confermano immediatamente l’approvazione della stessa, benché favorevoli. Si dichiarano infatti disposti ad accettare l’idea della suddivisione in zone, ma prima vorrebbero risolti alcuni problemi della viabilità, come ad esempio l’accesso alle corsie del BRT, o come la sicurezza e la scorrevolezza per alcune zone come Viale Kennedy, Corso delle Provincie e Viale Raffaello Sanzio. La XI Commissione ha risposto che è decisa a intervenire in collaborazione con la III Commissione Polizia Municipale, Viabilità e Trasporti organizzando sopralluoghi e incontri con i responsabili del traffico urbano.
Alberto Abate
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