Viaggiare in compagnia e a poco prezzo non è mai stato così semplice come negli ultimi anni grazie ai siti e alle app di condivisone: car sharing, ride sharing, house sharing e bike sharing. Questo scenario è stato arricchito da Gogobus, un innovativo servizio made in Italy di social bus sharing che permette a 30 viaggiatori con una meta comune di spostarsi a prezzi estremamente contenuti grazie alla rete di pullman offerti dalla società.
«Sviluppare un network nazionale di aziende affidabili e flessibili che effettuino i trasferimenti per conto di Gogobus, che si occupa dell’organizzazione logistica e del marketing, è questo l’obiettivo» spiega il giovane responsabile allo sviluppo Alessandro Zocca. Il servizio offerto ai viaggiatori è a metà strada tra UberPop e Blablacar, anche se quest’ultimo è più un competitor tanto per offerta quanto per posizionamento di marketing. Rispetto a quest’ultima, Gogobus ha, però, 4 vantaggi. Il primo è la certezza della partenza: arrivati a 30 passeggeri, infatti, l’autobus parte in ogni caso, a differenza dei tanti utenti di Blablacar rimasti a piedi perché l’autista non si è presentato. Il secondo vantaggio è rappresentato dal volume della bagagliera di un autobus, che non è certo paragonabile a quella di una macchina che trasporta, in media, quattro persone. Il terzo è la sicurezza: gli autisti sono qualificati e certificati. L’ultimo, ma non per importanza, è il prezzo: «Se il pullman si riempie, ogni persona può risparmiare fino al 40% rispetto al prezzo iniziale. In questo modo sa che il costo sarà via via inferiore, non subirà rialzi e non aumenterà all’avvicinarsi della data di partenza come avviene spesso per treni e aerei».
Gogobus è, quindi, un servizio innovativo di bus sharing o, meglio ancora, di social bus sharing perché tra le caratteristiche principali c’è quella di avere implicazioni con i social network. Gli utenti, andando sul sito o sull’app di questa compagnia possono proporre la partenza e la destinazione, oppure prenotare una linea già programmata. Una volta raggiunti i 30 partecipanti il viaggio viene confermato e si è pronti a partire. I social sono, inoltre, lo strumento ideale per condividere un’esperienza e il sistema giusto per trovare i compagni di viaggio.
Alessandra Munafò
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