REGGIO EMILIA – E’ stata presentata ai membri della prima Commissione consiliare “Assetto e uso del territorio e Ambiente” l’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Arpa e Provincia per la definizione di un modello di calcolo finalizzato alla stima delle emissioni di CO2 dei nuovi comparti insediativi in edilizia. L’obiettivo del progetto è garantire, già in fase di pianificazione, alti requisiti di sostenibilità ambientale, attraverso la quantificazione e riduzione delle emissioni climalteranti.
Il progetto prevede l’obbligo, per tutti i nuovi interventi programmati con il Piano operativo comunale (Poc), di garantire un impatto zero in termini di emissioni di CO2, ossia realizzare nuovi edifici “carbon neutral”. Per raggiungere questo prestigioso obiettivo – che la Comunità Europea ha stabilito a partire dal 2019 – sarà necessario prevedere la combinazione di un mix di soluzioni: realizzare edifici efficienti dal punto di vista energetico (classe A o B) che producono tutta o parte dell’energia che consumano da fonti rinnovabili o assimilate (fotovoltaico, micro cogenerazione) e che compensano la restante quota di CO2 emessa attraverso meccanismi compensativi quali la piantumazione di nuovi alberi. «A partire dal modello già sperimentato in sede di primo Poc dal Comune di Reggio Emilia – afferma l’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio Alex Pratissoli – il gruppo di lavoro si è dato come obiettivo la definizione di un protocollo di calcolo semplificato per la stima dell’impatto dei nuovi comparti in termini di impronta di carbonio. Ci siamo cioè dedicati a elaborare un metodo condiviso per il calcolo delle emissioni e non tanto a individuare le misure necessarie per garantire l’impatto zero, che vengono invece lasciate alla competenza del progettista. Molti infatti sono gli esempi sia a scala nazionale, che internazionale di ottimi “memorandum per la corretta progettazione” che non hanno avuto una adeguata applicazione. Le difficoltà, il più delle volte, nascono da un eccesso di tecnicismo nella definizione di tali regole che riducono lo spazio al progettista e aggravano gli iter amministrativi».
Le misure e gli strumenti introdotti con il progetto sono pertanto: facili da interpretare e verificare; coerenti con una normativa sovraordinata articolata ed in continua evoluzione; semplici da utilizzare per verificare il raggiungimento dell’obiettivo dell’impatto zero, attraverso l’applicazione di tecnologie e metodi costruttivi lasciati alla libertà del progettista. Nelle prossime settimane il Comune organizzerà un evento pubblico, per i Comuni della provincia di Reggio Emilia ed i professionisti, al fine di presentare e condividere il modello di calcolo, che potrà essere scaricato ed utilizzato gratuitamente, divenendo parte di un modello di governance virtuoso su scala territoriale, improntato alla sostenibilità ambientale.
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