PALERMO – La polizia di Stato ha, in breve tempo, risolto il caso di un raid a scopo di furto che non pochi danni e inquietudine aveva generato negli ambienti della Commissione Tributaria Regionale. Presso gli uffici di quell’ente, in via Mariano Stabile, qualche giorno orsono, era stato registrato il cospicuo furto da parte di uno o più ladri che erano riusciti a sottrarre denaro a un distributore automatico, nonché materiale di cancelleria e un computer portatile. Altri 5 portatili erano, invece, stati sottratti in danno di un’università privata che ha sede nello stesso immobile.
I poliziotti del commissariato “Centro”, sicuri di poterne ottenere elementi investigativi preziosi, avevano fatto ricorso alle telecamere che presidiano l’area antistante all’edificio “visitato” dai ladri.
Il resto lo avrebbe fatto l’abilità dei poliziotti e la profonda conoscenza del territorio criminale di loro competenza: le telecamere avevano infatti registrato l’ingresso, nell’edificio ove ha sede la Commissione Tributaria Regionale, di un giovane a bordo di un ciclomotore che, dopo circa un’ora, ne sarebbe fuoriuscito con due voluminosi sacchi colmi di refurtiva.
Nonostante i dispositivi di protezione indossati, gli agenti sono riusciti a riconoscere nel ladro in un pregiudicato che suole “battere” le zone del centro cittadino. L’ipotesi è stata avvalorata dal targhino del mezzo usato, riconducibile proprio al pregiudicato.
Quando i poliziotti hanno bussato alla porta del suo domicilio, chiedendogli spiegazioni, lo hanno colto di sorpresa e l’evidenza dei fatti lo ha consigliato ad ammettere le sue responsabilità e restituire tutto il maltolto. La refurtiva che senza il provvidenziale intervento degli agenti, avrebbe certamente alimentato il fiorente mercato nero dei dispositivi informatici, è stata sequestrata dagli agenti che l’hanno già riconsegnata ai legittimi proprietari.
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