FIRENZE – «La violenza sulle donne continua a mietere vittime e a generare violenza. Le denunce troppo spesso non bastano. Si tratta del resto di una questione che riempie le nostre cronache di vite spezzate. Il rispetto nei confronti della donna deve essere insegnato fin da bambini, fin da piccoli, così come il rispetto del proprio corpo e di quello altrui. Fondamentali sono gli insegnamenti, i valori e i comportamenti che si apprendono nelle scuole, in famiglia e nella società». Questo l’intervento di Miram Amato nel corso del consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri. «Come consigliera comunale e soprattutto come madre – continua –, sto lavorando molto sul concetto di rispetto, sulla capacità di entrare in empatia con gli altri e di saper accettare e affrontare le proprie emozioni, dalla gioia alla frustrazione. L’amore non è né violenza né aggressività o subordinazione dell’altro: la violenza uccide anche coloro che non muoiono, viene perpetuata sotto diverse forme in diversi luoghi, ma con un unico comun denominatore: annienta le vittime. La violenza è sempre stata presente nella società ma oggi almeno riusciamo a parlarne: per anni il tabù ha reso il tema ancora più ostico. Assistiamo spesso ad una sorta di concorso di colpa della vittima che può credere di meritare, tende a giustificare e spera che attraverso il suo amore potrà redimere l’altro, farlo diventare più umano. La vita così si annulla, priva di prospettive e di futuro: ad ogni trauma se ne aggiunge un altro. La responsabilità – ha concluso Amato – è da ricercare nella società e in tutti gli stereotipi uomo-donna da combattere».
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