CATANIA – È stata presentata ieri un’istanza rivolta al Rettore Pignataro e ai Direttori di dipartimento da parte di alcuni rappresentanti degli studenti dell’Ateneo di Catania. La richiesta che viene esposta nel documento consiste nel chiedere di prendere delle misure efficaci al fine di tutelare l’articolo 27 del nuovo Regolamento Didattico d’Ateneo, che entrerà in vigore con l’anno accademico entrante. Il suddetto articolo garantisce, seguendo alcuni punti ben precisi, delle agevolazioni per gli studenti in difficoltà e per quelli atleti. I punti che la componente studentesca chiede di osservare sono: riduzione della frequenza fino al 20%, accesso agli appelli straordinari per fuoricorso e ripetenti, specifiche attività di supporto didattico. Al fine di chiarire al meglio la questione, Voci di Città ha intervistato Angelo Crimi, rappresentante degli studenti al Senato Accademico.
Perché l’attuazione dell’articolo 27 del nuovo regolamento didattico d’Ateneo è a rischio? Quali potrebbero essere le ripercussioni sulle categorie degli studenti che volete tutelare?
«Il vero problema sta nel fatto che con l’anno accademico 2015/2016 entrerà in vigore il nuovo regolamento didattico, che abbiamo approvato in Senato Accademico il 6 maggio del 2015. Grazie a un lavoro importante di compattezza e di unità da parte della rappresentanza studentesca, siamo riusciti a introdurre nuove norme a favore degli studenti, come quella prevista dall’art.27. La mia preoccupazione consiste nel voler sollecitare in fretta tutte le strutture dipartimentali dell’ateneo, altrimenti potrebbe presentarsi il rischio che tali tutele non vengano applicate nell’immediato».
Che misure vogliono essere prese dalle componenti studentesche per affrontare questa problematica?
«Dal canto mio, sto lanciando un appello per porre l’attenzione su questa tematica, dato che la ritengo particolarmente importante. Anzitutto, occorre informare gli studenti e far comprendere che il Regolamento Didattico prevede delle tutele notevoli per questi ultimi. Parliamo di riduzione della frequenza e di accesso agli appelli straordinari. Il mio intento è anche quello di sollecitare i rappresentanti degli studenti ai corsi di laurea e alle paritetiche dipartimentali a interessarsi attivamente alla questione».
A chi è rivolta la vostra istanza?
«La nostra istanza è rivolta a tutti i direttori di dipartimento al fine di prendere, il più presto possibile, le misure necessarie per tutelare concretamente gli studenti».
Francesco Laneri
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