Si è appena conclusa a Catania, presso l’Auditorium del suggestivo Monastero dei Benedettini di San Nicolò L’Arena, patrimonio dell’Università ed uno dei monumenti storici più importanti della città, la terza edizione di MID.MED Shipping & Energy Forum.
Con oltre 1600 partecipanti in presenza e streaming nella due giorni di lavori ad ascoltare gli interventi dei 55 relatori, tutti tra i massimi esperti dei vari settori e suddivisi in sei sessioni tematiche, quella catanese è stata finora l’edizione di maggior successo.
L’atteso appuntamento esplora ogni anno il ruolo e la posizione della Sicilia come cerniera tra Mediterraneo ed Europa, utilizzando come “finestre” la geopolitica e la geoeconomia, l’energia, i porti, la logistica e la formazione professionalizzante.
Tra i temi più rilevanti si è discusso del potenziale nelle rinnovabili della Sicilia, in particolare nell’ambito dell’idrogeno, di portualità e di aree logistiche e produttive integrate, di infrastrutture, con un focus di grande successo dedicato al Ponte sullo Stretto e agli sviluppi infrastrutturali connessi.
Ad ogni edizione, inoltre, implementando i temi più tipici dell’economia del mare, è ormai tradizione del Mid.Med che si offra un approfondimento che possa dimostrare le sinergie possibili e quest’anno lo si è dedicato alla “logistica dell’arte”, scelta che ha suscitato notevole interesse perché ha messo in evidenza il ruolo non meramente trasportistico di questa attività e dei relativi operatori, che non a caso si sono riuniti in una sezione speciale ed altamente qualificata di Assologistica.
La logistica è infatti fondamentale per la diffusione della cultura artistica italiana nel nostro Paese e nel mondo.
Senza di essa e delle specialità ancillari, come ad esempio le assicurazioni, non sarebbero possibili mostre, fiere, attività di restauro e lo stesso commercio che vede coinvolte gallerie, antiquari e gestori di aste, proprio perché il trasporto delle opere d’arte è una delle funzioni più delicate del settore.
Basta infatti sottrarre mentalmente le componenti della logistica al panorama dell’arte attuale per comprendere che ne uscirebbe irriconoscibile e disfunzionale, anzi probabilmente impraticabile, costringendo gli operatori ad un immobilismo che ne annienterebbe le potenzialità.
Dal complesso dei temi è emerso che solo considerando un tutt’uno infrastrutture, Zone Economiche Speciali, porti e piena comprensione dei mutamenti geopolitici e geoeconomici in corso, la Sicilia potrà compiere un salto di qualità economico e culturale, diventando finalmente un hub di trasformazione ad alto valore aggiunto dei semilavorati e delle merci che oggi transitano di fronte alle sue coste.
Lo staff di Mid.Med è già al lavoro per la prossima edizione che consoliderà ancor di più l’importanza di questi momenti di studio e riflessione, mettendo intorno allo stesso tavolo i massimi esperti dei vari settori, che possono così trovare occasione di confronto ed anche nuove progettualità per contribuire alla crescita di settori strategici per l’economia locale e dell’intero Mediterraneo.
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