Esplode in Grecia la rabbia dei pensionati: fin dalle prime ore del mattino di lunedì 1 luglio, infatti, i pensionati si sono messi in fila davanti a circa mille agenzie bancarie, aperte in via straordinaria solo per consentire il ritiro di 120 euro a coloro che non dispongono di bancomat. Contemporaneamente, erano presenti diverse decine di persone davanti a tutti gli sportelli bancari del bancomat per ritirare i 60 euro consentiti dal blocco delle attività bancarie, stabilito dal governo Tsipras all’indomani della decisione dell’Eurotower di bloccare la liquidità di emergenza erogata alla Grecia.
Allo stato attuale, la situazione appare essere sempre più insostenibile: delle proteste sono esplose tra i pensionati a causa della forte tensione e frustrazione che gli stessi stano vivendo in questi giorni di attesa. «Mi sento come un mendicante, dopo tanti anni di lavoro», così riferisce ai media un cittadino, «la colpa è dei politici, di tutti i partiti. Mi vergogno di questo Paese». Il capo del Governo, dal canto proprio, ha cercato di tranquillizzare gli animi scrivendo su Twitter che «i depositi bancari sono totalmente sicuri, così come i pagamenti di stipendi e pensioni» e, citando Fanklin Delano Roosevelt, ha affermato: «L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa». Intanto, il popolo greco si prepara al referendum del 5 luglio, in occasione del quale si deciderà se adottare o meno una politica di austerità che, secondo quanto sostenuto dai big dell’Eurozona, potrebbe permettere alla Grecia di continuare il dialogo con la BCE ed evitare un possibile default.
Ester Sbona
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