Il caso Phillip Morris, l’ occupazione in crescita e una ricchezza pari a quella della Lombardia. I dati del 2017 riguardo le offerte lavorative e le previsioni per il futuro vedono nell’Emilia uno dei più grandi poli economici del Paese
Si sviluppa dal mare alla montagna. É famosa per le sue eccellenze gastronomiche, ma ospita anche industrie del calibro di Ducati, Ima, Ferrari e Marazzi. L’Emilia Romagna è eterogenea, ricca e diversificata, terra di molte opportunità. A testimoniarlo non solo la vasta proposta data dall’Alma Mater Studiorum, ma anche gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio di Infojobs. Nel primo semestre del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le offerte di lavoro in Emilia Romagna sono aumentate del 26,7 %. Nello specifico Bologna si posiziona in testa alla Regione con più 33,5 % di nuovi impieghi disponibili dal 2016. Sul podio anche Modena con il 17,6% e Reggio con il 12,5%. A prevalere sono gli impieghi legati alla Consulenza manageriale e alla revisione, seguiti a ruota da Telecomunicazioni, Commercio, distribuzione e GDO. Anche i servizi ambientali rappresentano una grande prospettiva lavorativa nel panorama bolognese.
Secondo l’ultima analisi pubblicata da Prometeia riportata da Repubblica.it, il Pil dell’Emilia Romagna dovrebbe crescere più del previsto con un incremento dell’ 1,7% e una ricchezza totale prodotta data soprattutto dall’industria. A primeggiare tra tutti come risultati la provincia di Bologna a cui si prospetta un calo ponderoso della disoccupazione.
Da quando Philip Morris si è insediata nel comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna, non ha fatto altro che crescere e assumere personale. Gli indotti creati dal colosso del tabacco hanno portato ingenti guadagni anche al reparto immobiliare e ai complessi alberghieri della zona. Non solo, sta aprendo, infatti, moltissime porte a numerose persone in cerca di impiego. In ultimo, entro la fine del 2018 lo stabilimento Philip Morris raggiungerà 110.000 metri quadrati, per fare spazio al sito in cui si produrranno le sigarette Iqos. La naturale conseguenza di questo grosso investimento riguarda l’elevato numero di assunzioni previste. Delle 1.200 considerate inizialmente, già 1000 sono state prese. Mancano, però, ben 200 posti da poter essere occupati. Inoltre l’azienda si rivela aperta a moltissime attività contingenti: come il contest “In Factory” organizzato con l’Accademia di Belle arti di Bologna. I tre vincitori, oltre ad aver ricevuto in premio una borsa di studio, hanno avuto la possibilità di veder realizzate le loro opere d’arte all’interno degli stessi spazi dell’azienda.
Giulia Bergami
(Fonti: Bologna.Repubblica.it-articolo di Marco Bettazzi , BolognaToday, Infojobs)
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