BARCELLONA – Il fondatore dell’antivirus McAfee, John McAfee, è stato trovato morto nella cella del carcere di Barcellona in cui era detenuto. Si pensa al suicidio.
McAfee, 75 anni, era stato arrestato all’aeroporto di Barcellona lo scorso ottobre, in quanto ricercato dalle autorità degli Stati Uniti come presunto evasore fiscale. L’accusa mossa dalle procure del Tennessee e di New York è di aver deliberatamente evaso il fisco fra il 2014 e il 2018. In particolare, riguardo alla mancata dichiarazione dei redditi realizzati con la promozione di criptovalute e con la vendita dei diritti sulla storia della sua vita per un documentario. Tanto che negli Usa rischiava 30 anni di prigione. Ieri, infatti, il tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional aveva disposto l’estradizione negli Stati Uniti.
Il padre dell’antivirus, noto per la sua eccentrica vita, si era difeso definendo le accuse di evasione motivate politicamente, senza comunque entrare nel dettaglio.
La polizia regionale catalana sta indagando sull’incidente e le prove farebbero pensare al suicidio. McAfee era detenuto nel modulo 1 del penitenziario Brians 2. Le guardie carcerarie, che lo hanno trovato impiccato nella sua cella, così come i servizi medici della prigione, gli hanno prestato cure mediche, ma non sono state in grado di salvargli la vita.
L‘account Instagram di John McAfee, pochi minuti dopo l’annuncio della sua morte, posta una foto con la lettera Q, che sembrerebbe un chiaro riferimento alla teoria di QAnon. Riportano così i media americani.
Teresa Maimone
Fonte Foto: Flickr.com
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