«La pasta non italiana non è pasta» si è così pronunciato il Premier Matteo Renzi in occasione del business forum tenutosi a Teheran il 12 e il 13 aprile. Renzi ha cercato di stimolare gli investimenti esteri in Italia a partire dall’Iran che considera un partner strategico sia dal punto di vista economico che politico. «Dall’Italia e dall’UE c’è la convinzione profonda che il ruolo dell’Iran, dopo l’accordo sul nucleare, sia geopoliticamente strategico per la regione e non solo. Se implementiamo l’accordo politico sul nucleare siamo in condizione di dare un messaggio di stabilità a tutta l’area», ha così tuonato il Premier al forum.
La presenza di Renzi a Teheran ha certamente rappresentato un passo in avanti fondamentale nel processo di pace e di lotta al terrorismo di matrice islamica, l’Italia è, infatti, il primo paese occidentale a fare visita all’Iran dopo la fine delle sanzioni nucleari. A tale proposito, secondo il Premier italiano la Siria sarà il paese chiave nel fermare il rischio di proliferazione nucleare in una regione “calda” qual è il Medio Oriente, ormai da diversi anni scenario di una guerra spaventosa che ha causato una forte crisi umanitaria.
Infine, per quanto riguarda ancora il dialogo commerciale con l’Iran, Renzi annucia che il prossimo forum nella capitale persiana riguarderà sicuramente possibili accordi futuri tra i due Paesi amici con lo scopo di rilanciare l’economia iraniana attraverso il know how italiano.
Ester Sbona
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